BRUXELLES - "Una risposta forte" alla propaganda ostile contro l'Ue, sanzioni contro i responsabili delle campagne di disinformazione e un maggiore coinvolgimento dei colossi hi-tech nella lotta alle fake news: sono le misure proposte dalla Commissione per gli affari esteri del Parlamento Ue in una risoluzione adottata con 49 voti a favore, sette contrari e due astensioni. Il testo condanna le azioni di Russia, Cina, Iran e Corea del Nord, che puntano a minare "i principi fondanti della delle democrazie europee", oltre che a influenzare le elezioni politiche.
Gli eurodeputati chiedono che l'Ue e gli Stati membri adottino una "risposta ferma" per far fronte ai mezzi sempre più sofisticati utilizzati dagli opinion leader e dalle istituzioni controllate da Paesi terzi per diffondere la disinformazione, ad esempio verso app di messaggistica privata, l'ottimizzazione dei motori di ricerca, l'intelligenza artificiale, i portali online e le stazioni Tv. La risoluzione invita inoltre gli Stati membri che continuano a negare l'esistenza della disinformazione e della propaganda ostile, a riconoscerla e a mettere in atto misure per contrastarla. Tra le proposte contenute nella risoluzione, anche quella di introdurre sanzioni mirate contro quanti orchestrano o mettono in atto le campagne di disinformazione, oltre che la messa a punto di regole per la trasparenza online, inclusi i social media.