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I Marlène di Palermo contro i Moonskin di Roma, guerra tra le tribute band dei Måneskin

E’ ormai scontro aperto tra i Mårlène (dalla famosa canzone del gruppo di Damiano David, il cantante leader dei Måneskin, la rock band che ha vinto il festival di Sanremo 2021) la tribute band dei Måneskin nata a Palermo nell’aprile dell’anno scorso, proprio all’indomani della vittoria sanremese, e i Moonskin di Roma che negli ultimi giorni stanno imperversando e spopolando sul web, ricevendo anche riconoscimenti . “Siamo nati prima noi come tribute band, proprio all’indomani della vittoria sanremese - dice Gaetano Cottone, 31 anni, basso, fondatore di «Mårlène», assieme al fratello Giuseppe di 28 anni, chitarra, Vincenzo Bonito, 29 anni, voce, e Lorenzo Rasa, talentuoso batterista di appena 15 anni, studente del liceo musicale. Ora - aggiunge - si stanno diffondendo notizie tramite i canali di varie testate giornalistiche e anche sui social in cui questo gruppo si dichiara e si autoproclama primo ed unico tributo Måneskin in Italia». «Il nostro obiettivo è quello di riprodurre fedelmente la musicalità dei Måneskin - spiega sempre Cottone - nei concerti in parte richiamiamo l’outfit della band originale».

Sono nati per caso dopo aver seguito Damiano&Co. prima a «X Factor» e poi a Sanremo, la vittoria con “Zitti e Buoni» e la conoscenza casuale con Vincenzo Bonito li ha convinti. «Quando abbiamo ascoltato Vincenzo - dice Cottone - ci siamo resi conto che aveva la stessa timbrica di Damiano e allora siamo partiti subito. L’anno scorso abbiamo fatto una serie di concerti in Sicilia, nonostante le limitazioni legate al Covid». Ma la bravura dei «Mårlène» è già riconosciuta fuori dall’Isola, infatti, saranno presto a Reggio Calabria e tra luglio ed agosto al «Beer Fest» di Ferrara. Intanto, domenica prossima si esibiranno a Palermo, in piazza Vittorio Veneto, nell’ambito di una iniziativa contro la guerra in Ucraina. Tante richieste e tanti riconoscimenti anche da alcuni fan club ufficiali dei «Måneskin». «Cerchiamo di fare in Italia - sottolinea Cottone - quello che loro non riescono più a fare, perché impegnati ormai spesso all’estero. Siamo riusciti a farci notare dai fan club ricevendo numerosi apprezzamenti anche come unica e vera ‘tribute band’riconosciuta dai fan». Adesso, provano a difendere come possono la posizione. «La storia di questi «Moonskin» è sconosciuta, di loro si sa ben poco, sono sbucati nel web la settimana scorsa, praticamente dal nulla e non sono nemmeno sui canali social più conosciuti. Fanno pessima pubblicità sia a loro stessi che a noi oltre anche agli stessi “Måneskin», conclude Gaetano Cottone.

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