Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Guerra in Ucraina, cresce la paura anche in Italia: 8 su 10 sono preoccupati

L'attenzione dell'opinione pubblica è concentrata sulla guerra in Ucraina. L'invasione russa, i bombardamenti hanno alimentato le paure degli italiani. Più di 8 su 10, infatti, si dichiarano oggi molto o abbastanza preoccupati per il conflitto. Meno coinvolta appare invece una minoranza di quasi un quinto dei cittadini. Il dato emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.

Sanzioni? Secondo il 58% degli intervistati è giusta la strada intrapresa dai Paesi della Nato e dell'Unione Europea di puntare sulle severe sanzioni economiche e bancarie alla Russia di Putin. Un quarto degli intervistati afferma invece che sarebbe stato preferibile scegliere soltanto azioni diplomatiche per favorire la ripresa del dialogo con la Russia. Appena il 10% degli italiani condivide invece l’opzione che preveda l’invio di truppe italiane in Ucraina e un supporto militare della Nato sul campo.

Significative nell’analisi Demopolis le differenze nelle risposte in base all'orientamento politico: ad approvare in pieno la strategia delle pesanti sanzioni economiche sono il 78% di chi vota il Pd e circa 6 elettori su 10 di Fratelli d’Italia e del M5S. Si riduce al 37% l’approvazione degli elettori del partito di Salvini. Focalizzando invece l’ipotesi di invio di truppe Nato a sostegno dell’Ucraina, risulta estremamente minoritaria, senza sostanziale differenza tra i partiti, la quota di quanti propendono per un coinvolgimento militare dell’Italia.

Secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis, le immagini da Kiev e le dichiarazioni delle ultime ore di Putin, Zelensky e dei leader della Nato, stanno alimentando le preoccupazioni nell’opinione pubblica.

Il 72% degli italiani teme un’escalation del conflitto, con il rischio di un coinvolgimento dell’Europa. Quasi 2 cittadini su 3 sono preoccupati anche dell’impatto sugli approvvigionamenti di gas per l’Italia, con l’incremento ulteriore dei costi dell’energia ed una conseguente frenata della ripresa economica appena iniziata. Il 56% degli italiani ribadisce il timore di un coinvolgimento militare del nostro Paese, mentre il 44% pone l’attenzione sulla crisi umanitaria dei profughi in fuga dall’Ucraina.

Nota informativa: l’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica del 27-28/2/2022 di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Approfondimenti e metodologia su: www.demopolis.it.

Caricamento commenti

Commenta la notizia