Giovedì 19 Dicembre 2024

L'ascesa di Naomi Campbell in un libro da duemila euro

 
È stata testimonial nelle campagne pubblicitarie di molte case di moda
 
 
 
 

ROMA. Forse è un modo poco ortodosso per cominciare. Ma è necessario, poche righe e capirete perché. C'è sedere e sedere: quello preda dell'inesorabile trascorrere del tempo (basta guardarsi intorno o allo specchio), e quello immortale, sempre lì a ricordarci la nostalgia della bellezza. Quello dei Bronzi di Riace, per intenderci. E poi c'è il sedere da tenere in cassaforte per non sciuparlo. Un cuscino di carne ricoperto da lucente pelle nera: è il lato B di Naomi Campbell, quello al cui confronto gli altri fanno una figura quantomeno malinconica. E lei, bronzeo reperto, ondeggiando e spargendo il suo potere incantatore, lo ha mostrato generosamente per anni dalle sfilate di tutto il mondo, quasi fosse nient'altro che un utensile da lavoro. Alla «Venere nera» - 46 anni, londinese, una mamma, Valerie, ballerina di origini giamaicane - la casa editrice Taschen ha dedicato una retrospettiva dal titolo «L'arte della bellezza. L'ascesa di Naomi Campbell all'Olimpo delle celebrità, tra i grandi della moda e della fotografia», a cura di Josh Baker. Un'edizione per collezionisti, due volumi racchiusi in un cofanetto a forma di bustier, creato appositamente dall'artista Allen Jones: mille copie in tutto firmate personalmente da Naomi, costo duemila euro ma, potendo, ti porti a casa fantastiche immagini ed esclusivi testi autobiografici. Dentro, infatti, ci sono 30 anni di carriera della top model, dagli inizi ancora giovanissima a Londra, al periodo delle super model degli anni '90 - e lei prima modella di colore a guadagnarsi le copertine di Vogue Francia e del Time - fino a oggi. Alla Naomi top model si affiancano le altre Naomi: l'imprenditrice, l'attrice, la cantante, l'attivista. Lei parla con il suo linguaggio, raccontando del clubbing con Kate (Moss) e Linda (Evangelista), o delle serate con Michael Jackson e Azzedine Alaïa, fino a soffermarsi sul suo impegno sociale e sul rapporto con i social media.

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