Vacilla il primato di altezza dello Shard di Renzo Piano nel rinnovato skyline di Londra. Un'altra torre è all'orizzonte a Bishopgate, nella stessa area, e con i suoi 62 piani svetterà al di sopra di quello che per ora è l'edificio più alto dell'Unione Europea. Lo riporta l'edizione del week end del Financial Times. Il progetto ha avuto il via libera venerdì e i lavori dovrebbero essere completati entro il 2019. La nuova opera - che il Financial Times preannuncia come «un mostro» e che non ha ancora un nomignolo a differenza delle altre torri della metropoli britannica - costerà 1,3 miliardi di sterline e potrà ospitare fino a 12.000 persone.
La firma è quella di una donna, Karen Cook, della PLP Architects, con la collaborazione di Stuart Lipton e di Peter Rogers, fratello del più famoso Norman Rogers. Sorgerà sul sito di quello che avrebbe dovuto essere il Pinnacle, altro gigante della nuova Londra, la cui costruzione è però abortita negli anni della crisi.
Il record del colosso di Bishopgate non è del resto destinato a durare a lungo: il progetto di un edificio ancora più alto - un mega obelisco di cristallo, a quanto se ne sa - è stato infatti già affidato alla matita di Eric Perry. Ma se a Londra le archistar spopolano, altrove patiscono qualche delusione, scrivono oggi vari giornali. È il caso di un'autentica celebrità internazionale del Regno Unito, la britannica-libanese Zaha Hadid, il cui ennesimo progetto in dimensione ciclopica, uno stadio ideato per le Olimpiadi di Tokyo 2020, è stato alla fine cestinato: al governo giapponese un conto da 2 miliardi di dollari, per una struttura dalla forma singolare paragonata da qualche critico a un enorme porta-sci, deve essere parso decisamente troppo esoso.
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