Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Festival al debutto, le immagini della prima serata dell'era Carlo Conti - Foto

SANREMO. Carlo Conti ha aperto il festival di Sanremo nel segno della gente comune, preceduto da un arrangiamento di «Fanfare For The Common Man» di Aaron Copland, «fanfara per la gente comune, come noi» ha detto Conti che ha poi ringraziato i suoi predecessori, «da Nunzio Filogamo a Fabio Fazio, passando per Pippo Baudo e Mike Bongiorno, spero di meritare questo posto e grazie per il lavoro che avete fatto». Poi l'inizio della gara con Chiara.

«Doveva essere un'uscita trionfante e invece... è un'uscita da Pippa». Arisa appare sul palco dell'Ariston e, giocando sul suo cognome, ironizza sulla sua discesa un pò goffa dalle scale, che l'ha vista ondeggiare pericolosamente sui tacchi vertiginosi. Pericolo caduta anche mentre lascia la ribalta per l'esibizione di Alex Britti.

«Siamo un'opera di Dio, grazie al Signore, grazie allo Spirito Santo»: con la famiglia Anania, ben sedici figli, la spiritualità fa ufficialmente il suo ingresso sul palco dell'Ariston al festival di Sanremo. «Siamo normalissimi, ci fa straordinari la presenza di Cristo nelle nostre vite», dice Aurelio, che con la moglie Rita tira su la famiglia «con la collaborazione dei figli più grandi. Il Signore provvede».

Un inno alla provvidenza - sarà l'effetto papa Francesco? - in un festival che il conduttore Carlo Conti ha inserito anche nel solco della tradizione francescana di «semplicità e amore». Un trend che sembra accomunare già anche molti artisti in gara, da Nek (che salirà sul palco con un rosario in tasca) a Nesli («Il bene genera il bene»), da Anna Tatangelo (che si è tatuata sul polso una croce con San Pio) a Gianluca Grignani che in un'intervista al Secolo XIX ha spiegato che la sua canzone Sogni infranti è sul pontefice e sul suo messaggio.

Caricamento commenti

Commenta la notizia