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Irene Grandi: volto pagina per rinascere - Foto

ROMA. Cinque anni di assenza per tornare più completa e più consapevole, anche più minimalista, perchè «crescendo non siamo più fuoco e fiamme, ma anche focolare».

Irene Grandi per il suo ritorno dopo un periodo di silenzio discografico - in cui comunque si è dedicata all'attività live - ha scelto il Festival di Sanremo, dove aveva fatto la sua ultima apparizione nel 2010, anche anno di uscita del suo ultimo disco di inediti. «Torno dopo 5 anni di assenza e mi sento abbastanza cambiata. Invece Sanremo è una certezza, sempre uguale, il tempio istituzionale della musica italiana e mantiene quel fascino eterno - racconta e si racconta l'artista toscana -. Ho iniziato lì e ogni volta è come fosse un debutto. Questa è la mia quarta volta sul palco dell'Ariston in 20 anni di carriera, perchè credo che più della frequenza sia importante andare quando si ha qualcosa da dire, che abbia presa sul pubblico». Stavolta però la partecipazione ha un sapore speciale, perchè oltre a ritrovare tanti colleghi con cui ha lavorato, da Raf ad Alex Britti, passando per Gianluca Grignani, Irene Grandi porta Un vento senza nome, una ballad che lei stessa ha scritto e «che rivela il mio lato più profondo». E si smarca dalle accuse dei critici, per i quali le canzoni in gara sono una melassa sdolcinata.

«Il mio brano parla d'amore, ma anche no - spiega -. È un incoraggiamento alle donne che hanno fatto scelte coraggiose per andare avanti e riprendersi la propria vita. Una situazione statica che non invita alla crescita è una piccola morte. Voltare pagina premia. E lo dice una che ha voltato pagina tante volte, nella vita privata e in quella professionale. Mi piace morire un po' per rivedermi nuova, fa parte della crescita di ognuno di noi». Un vento senza nome finirà anche nel nuovo disco di inediti, in uscita per Sony il 12 febbraio, durante la settimana sanremese. «Niente capita per caso. Tutto è impulso, causa, effetto. Nel momento in cui mi sono accorta che gli impegni mi portavano lontano, ho deciso di pendermi una pausa per riavvicinarmi a me stessa e al silenzio.

Ho avuto nuovi impulsi, nuove necessità: ho preso la in mano la chitarra, ho cominciato a scrivere. È l'atteggiamento verso la vita che cambia la vita. Nonostante risulti un disco solare - non sono cambiata così tanto - c'è la ricerca di andare più a fondo».

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