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Micciché-Tamajo-Schifani, i nodi di Forza Italia fra il Governo e la Sicilia

Un filo rosso collega le poltrone da assegnare alla Regione Siciliana con quelle dei sottosegretari del neonato governo di Giorgia Meloni. Un equilibrio fra Palermo e Roma che il presidente della Regione, Renato Schifani sta tenendo d'occhio.

Una partita in cui un ruolo importante lo giocano i big di Forza Italia in Sicilia, a partire da Edy Tamajo, forte dei suoi 21 mila voti raccolti alle Regionali, che (come ricostruisce Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola) adesso chiede un posto nella giunta Schifani. Finora il suo nome era fra i papabili come vice presidente dell'Ars e al vertice della segreteria regionale del partito, con il ventilato addio alla Gianfranco Micciché. Ma le ultime mosse di Micciché hanno rimesso in discussione l’addio al partito e perfino alla Sicilia, il che ha rimescolato le carte nell'Isola.

Tra l’altro l'ex numero uno di Palazzo dei Normanni penserebbe a un bis, al prezzo di uno strappo senza precedenti con Fratelli d’Italia che per quel ruolo ha in rampa di lancio uno degli uomini più vicini a Ignazio La Russa, Gaetano Galvagno.

Nel frattempo lo stesso Micciché può ancora sperare in un ruolo nazionale, in un ministero come uno dei sottosegretari scelti dal Meloni. In quel caso il nome da cancellare dall’attuale elenco dei forzisti sarebbe quello della messinese Matilde Siracusano.

Renato Schifani finora ha rinviato il dossier giunta concentrandosi sulle emergenze ed evitando di alimentare indiscrezioni: in questi giorni è stato a Roma per consolidare i suoi rapporti con il nascente governo nazionale. Di certo i nomi per la Sanità proposti da Micciché (la manager dell’Asp Daniela Faraoni e il presidente dell’Ordine dei Medici Toti Amato) non hanno fatto breccia a Palazzo d’Orleans.

Se Tamajo si candidasse a entrare in giunta uno dei papabili attuali dovrebbe fargli spazio. E questo complica le trattative, tanto più che uno dei 3 assessori forzisti dovrà essere una donna per via della nuova legge che impone le quote rosa (4) nel governo.

Nella Lega i due nomi favoriti per la giunta sono quelli di Luca Sammartino e Vincenzo Figuccia. La Dc di Cuffaro dovrebbe lanciare Nuccia Albano e l’ex sindaco di Modica, Ignazio Abbate. L’unico assessorato dell’Mpa dovrebbe andare a Roberto Di Mauro. In Fratelli d’Italia sono in 5 per quattro posti (forse 3): Giusy Savarino, Elvira Amata, Alessandro Aricò, Giorgio Assenza e Ruggero Razza.

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