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Candidata alla Presidenza della Regione Siciliana anche Eliana Esposito

Esponente di Siciliani LIberi, critica duramente le regole sulla raccolta delle firme per la presentazione delle liste e delle candidature

Anche Eliana Esposito, di Siciliani Liberi, si candida alla presidenza della Regione alle prossime elezioni del 25 settembre. In una nota diffusa alle 23 di ieri sera la candidata annuncia l'avvio della raccolta delle firme e critica duramente le regole per la presentazione delle liste e delle candidature. I candidati sono cinque: oltre a Eliana Esposito, Renato Schifani, Caterina Chinnici, Cateno De Luca e Gaetano Armao.

«Comincia la raccolta firme - dichiara Eliana Esposito - in questa convulsa campagna elettorale dove la democrazia è un ricordo così vago che viene il dubbio se sia mai esistita. Il potere costituito è sempre lì, cambia pelle, cambia regole, cambia nome ma è lo stesso di sempre. Non è cruento come un tempo ma è più subdolo perché si mostra amico, si mostra giusto, si mostra dalla parte del cittadino che ormai ha abbassato ogni difesa contro chi continua a togliergli diritti a tradimento. E il sistema si blinda sempre di più, soprattutto in Sicilia, con uno sbarramento del 5% che colpisce a morte la democrazia perché lascia fuori una parte di umanità che non ha il diritto di essere rappresentata».

Per la rappresentante di Siciliani Liberi, uno dei 38 partiti e movimenti che ieri hanno presentato il simbolo, «i piccoli partiti, già penalizzati in campagna elettorale dalla mancanza di mezzi e di fondi, sono costretti a raccogliere le firme, per potersi presentare alle elezioni, in piena estate, nel bel mezzo del ferragosto, quando le città sono deserte e tutti sono in ferie. E il nostro ex, senza alcun rossore, avanza scuse penose e, per risparmiare 20 milioni, decapita la democrazia e la giustizia. Chi se ne frega dei diritti dei cittadini, vero? Perché non li recuperava questi soldi dai 10 miliardi di euro che ogni anno vengono sottratti dallo Stato Italiano ai siciliani? No, gli interessi del padrone non si toccano! La verità è che a questa gente non gliene frega nulla né della democrazia, né dei 20 milioni, né degli interessi dei siciliani, né dei loro diritti. Si fanno i loro calcoli e si fanno pure i dispetti tra loro, a nostre spese».

Eliana Esposito aggiunge che «le firme, come si sa, si devono raccogliere sulle liste complete e non sul solo simbolo, impedendo ai piccoli partiti che hanno la stessa visione, di unire le forze e, soprattutto, impedendo loro di poter modificare qualcosa. Invece chi è già avvantaggiato - i partiti dei padroni, i partiti che hanno il diritto di presentarsi alle elezioni senza firme, nonostante non riescano, tutti insieme, a portare a votare nemmeno il 50% dell'elettorato siciliano - può fare qualsiasi accordo e apportare qualsiasi modifica, anche all'ultimo momento».

«Questa regola ingiusta, oggi, con così poco preavviso, in piena estate, in concomitanza con le politiche, pesa ancora di più. Tutto questo non è etico, non è democratico, non è nemmeno educato, eppure viene serenamente attuato e fatto passare per una scelta di buon senso, per consentire l'esercizio della democrazia... bla bla bla...», conclude Eliana Esposito.

Siciliani Liberi è un partito indipendentista e intende presentare le proprie liste in tutte le circoscrizioni provinciali. Eliana Esposito ha 49 anni, è di Catania ed è un’attrice. «Il programma sicilianista - spiega una nota di Siciliani Liberi - si presenta ancora una volta senza compromessi con quello dei partiti italiani, originali o “riciclati”, come alternativa radicale all'attuale sistema oppressivo. Siciliani Liberi si schiera a difesa dello stato di diritto, delle libertà fondamentali e della democrazia, ormai compromesse da un regime dal volto sempre più autoritario, considerando la difesa dalla globalizzazione e dalle sue politiche sempre più disumane, condizione preliminare imprescindibile per qualunque riscatto o liberazione della Sicilia».

In campagna elettorale il partito punterà sulla «difesa del lavoro, dell'impresa e delle famiglie siciliane dalle catene del colonialismo interno ed internazionale che stanno desertificando la nostra Terra. Obiettivo politico per la legislatura è, ancora, quello dell'attuazione integrale dello Statuto, in tutte le sue norme e secondo lo spirito e la lettera originari, nonché della costituzione dell'intero territorio della Regione in Zona Economica Speciale dotata di un peculiare status fiscale, doganale, commerciale e finanziario».

 

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