Alla fine è passata la linea di Beppe Grillo. Nessuna deroga al limite dei due mandati, dunque circa cinquanta parlamentari di M5s non potranno ricandidarsi. E fra loro ci sono tanti nomi illustri, a cominciare dal presidente della Camera Roberto Fico, per continuare con l'ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, la vicepresidente vicaria Paola Taverna e l'ex capo politico Vito Crimi. Per loro varrà dunque uno dei principi fondanti, difeso dal garante e fondatore del movimento, mentre in queste settimane montava il pressing per ottenere almeno qualche deroga.
Fra i big che resteranno esclusi per avere già alle spalle due legislature ci sono anche il ministro delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, e quello per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, l'ex ministro Danilo Toninelli, che in questi giorni ha difeso la regola del limite ai mandati, Riccardo Fraccaro, il presidente della commissione Affari costituzionali Giuseppe Brescia, Nunzia Catalfo, ex ministro del Lavoro e prima firmataria del disegno di legge sul salario minimo, il tesoriere del M5s Claudio Cominardi, Gianni Pietro Girotto e l'ex ministro della Salute Giulia Grillo.
Di questa prima lista di big ci sono 4 siciliani: il mazarese Bonafede, il palermitano Crimi, le catanesi Catalfo e Grillo. Ma l'elenco è più vasto. Ne fanno parte, per esempio, anche il senatore trapanese Vincenzo Santangelo e la deputata nissena Azzurra Cancelleri, sorella di Giancarlo, sottosegretario alle Infrastrutture.
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