Mercoledì 08 Maggio 2024

Velvet Underground, una mostra racconta la band che ha cambiato il rock

 
Nata nel 1964, la band è rimasta attiva fino al 1973
I Velvet Underground sono considerati uno dei gruppi rock più influenti nella storia della musica
Nel 1993 la band si riunì nuovamente per un tour mondiale
Nel 2004, la rivista musicale Rolling Stone ha inserito i Velvet Underground al numero 19 nella sua lista dei 100 migliori artisti di tutti i tempi

PARIGI. Musica, ma anche cinema, arte, fotografia, grafica e moda. In soli cinque anni di attività, i Velvet Underground hanno lasciato un marchio indelebile e multiforme nella scena creativa americana, nella storia della musica e nella cultura popolare. Per celebrarli, la Citè de la Musique di Parigi non poteva quindi che scegliere una mostra multimediale, audiovisiva e interattiva, che mescola ispirazioni beat, provocazioni pop e suoni rock per raccontare la 'New York extravaganza' di quegli anni di grande fermento. In una scenografia innovativa, ispirata alla verticalità dei grattacieli della Grande Mela e dominata da nero e colori ipersaturati, si susseguono foto e manifesti d'epoca, spezzoni di film underground e videointerviste realizzate ad hoc, riviste, fanzine e vinili da collezione, e spazi di ascolto a cui ciascun visitatore può 'agganciarsì con le proprie cuffie personali, fornite all'ingresso. A scandire lo spazio, una serie di 'totem', dedicati ai protagonisti piccoli e grandi di questa epopea, dagli esordi quasi casuali alla tardiva consacrazione. I due «fratelli mancati» Lou Reed e John Cale, il «letterato» Sterling Morrison, la batterista «di periferia, androgina e infatuata dei ritmi tribali» Moe Tucker, «l'iceberg biondo» Nico. E tutto il mondo che li circondava e ispirava, dal poeta beat Allen Ginsberg al compositore sperimentale La Monte Young, dal presidente della Filmmaker's cooperative Jonas Mekas a Andy Warhol, con Gerard Malanga e il circo creativo della Factory. «Troppo innovativi, troppo trasgressivi, troppo frontali e troppo alternativi per la loro epoca, i Velvet Underground sono un modello insuperabile per i movimenti dei decenni seguenti, dall'esplosione del punk ai giorni nostri», sottolineano i curatori nella presentazione della mostra, che comprende anche una sezione finale con opere d'arte contemporanea ispirate al loro universo, al loro stile o alle loro immagini più iconiche. L'esposizione sarà accompagnata da una serie di concerti, show e dibattiti, aperta nel weekend del 2 e 3 aprile da due performance evento, dello storico gruppo punk newyorchese Television e dell'intramontabile John Cale. A maggio, invece, un appuntamento speciale sarà dedicato a Warhol e alle sue sperimentazioni cinematografiche, con la proiezione di 15 lungometraggi mai mostrati in pubblico accompagnati dall'esibizione di un team di musicisti a metà tra i Seventies e gli anni Duemila.

leggi l'articolo completo