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"Tutti insieme all'improvviso", Giorgio Panariello veterinario in tv

ROMA. «Non sono io il protagonista della serie, ma tutti, a far da sfondo è la famiglia, oltre all'amore per gli animali. Mi sono riconosciuto nel personaggio che interpreto, Walter (un veterinario) come lui ho vissuto un periodo della mia vita in cui non volevo assumermi delle responsabilità. Conosco il dolore della perdita, mio fratello non c'è più. Diventare padre? Mai dire mai, guarda Carlo Conti... Gli facevo sempre la battuta: finirai con il fare un figlio con una lampada, poi invece ha incontrato la persona giusta, una donna meravigliosa».

È il Giorgio Panariello che non ti aspetti, sempre spiritoso, con la battuta pronta, ma con una generosità e una dolcezza che gli riconoscono al gran completo i componenti del cast di 'Tutti insieme all'improvviso', la serie prodotta da Picomedia per la regia di Francesco Pavolini, in onda su Canale 5 da domani (8 puntate, in prima serata).

C'è chi come Lorenza Indovina assicura che in tanti anni di carriera non si è mai divertita tanto su un set. Panariello è Walter, un veterinario che rientra in Italia dopo aver trascorso 20 anni in Africa. È la prima volta che che il comico toscano si confronta con una lunga serialità: «Avevo sempre rifiutato, vivevo nell'incubo si liberasse il posto di Nonno Libero e mi chiamassero, così ho preferito fare lo zio, o come in questo caso una sorta di vice padre, anche se oggi penso in fondo sarei stato un bravo babbo, i bambini mi adorano. In compenso ho sempre avuto dei cani (ora ho Zac che vive nella mia casa di Prato)».

A chi gli chiede se teme la controprogrammazione, «l'Auditel è obsoleta, va abolita. Per l'ultimo show in Rai (Panariello Sotto L'albero che ha fatto il boom ndr) - risponde - non ho dormito per l'adrenalina. Alle 7 mi svegliavo col telefono in mano, per aspettare gli ascolti. Secondo me non è giusto.

L'ansia da prestazione non va bene. Sky ci dimostra che tutti conoscono MasterChef o X Factor, ma fanno meno ascolti di altri programmi. L'Auditel va abolito, ti aiuta a capire se un programma funziona, ma dall'altra parte ti condiziona. Negli anni passati ho fatto grandi scemenze per gli ascolti, di cui mi sono pentito».

«Per esempio Crozza - sottolinea - fa uno show perfetto come misura per un comico. Per esempio i miei duravano troppo: a una certa ora tu sei cotto, gli ospiti, il regista e i telespettatori pure. Se scrivi 3 ore e mezzo di spettacolo per 15 puntate come ho fatto per 3 anni, poi ne scrivi di
bischerate». A chi gli domanda se Giovanni Floris gli abbia mai proposto di fare la copertina del suo talk, «in passato - replica - ma ho rifiutato, perchè non ho mai fatto della politica la mai bandiera, non mi interessa».

In 'Tutti insieme all'improvviso', Panariello è Walter, un veterinario che molti anni prima ha deciso di lasciare Roma, la famiglia, gli amici, l'amore per trasferirsi in Africa, dopo aver litigato con suo fratello al quale era legatissimo, dopo aver passato una notte dopo una sbronza con la sua fidanzata di allora (Lorenza indovina).

La storia inizia con il rientro in Italia dopo tanti anni di Walter, suo fratello è morto all'improvviso.

Panariello ritrova Annamaria (Indovina) che, dopo la sua decisione di andare in Africa, era diventata la moglie di suo fratello. Ora Annamaria è con i suoi tre figli, Paolo (Giuseppe Maggio), appena maggiorenne, Sara (Teresa Romagnoli), a fine liceo e Samuele, il cucciolo di casa. Nella clinica veterinaria del fratello, Walter, assieme a un sorprendente nugolo di quadrupedi, ritrova Carlo (Marco Marzocca), grande amico di gioventù, compagno e complice di scherzi memorabili, e Laura (Lucia Ocone), la sorella di Annamaria, anche lei veterinaria, sempre positiva. Panariello ha voluto sul set anche la presenza di cagnolini bastardini.

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