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Addio a Silvana Pampanini, l'attrice si è spenta a 90 anni - Foto

L'attrice il 25 ottobre scorso, colpita da dolori addominali, era stata ricoverata in gravi condizioni e operata d'urgenza presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma

Si è spenta all'età di 90 anni Silvana Pampanini. L'attrice il 25 ottobre scorso, colpita da dolori addominali, era stata ricoverata in gravi condizioni e operata d'urgenza presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Dopo un'iniziale ripresa, sono insorte complicanze che ne hanno portato al decesso.

Silvana Pampanini, si legge in una nota del Policlinico Gemelli, «era stata sottoposta più di due mesi fa a un complesso intervento chirurgico addominale in urgenza. Dopo aver lottato a lungo sembrava aver ritrovato la grinta e il sorriso che sempre l'avevano contraddistinta».

Secondo quanto comunica, in accordo con la famiglia, il medico personale professor Francesco Landi, responsabile  dell'Unità operativa Complessa di Riabilitazione del CEMI dove l'attrice era ricoverata, «dopo una iniziale ripresa, in un quadro clinico sempre molto delicato, inevitabili complicanze ne hanno interrotto il recupero».

Prima di Gina Lollobrigida, prima di Sophia Loren, al tempo dei concorsi di bellezza e di un'Italia che la guerra non aveva piegata, l'astro di Silvana Pampanini cominciò a risplendere e non fu una stella cometa, ma una stella luminosa che attirò registi famosi, attori di grido, principi e magnati in una ridda di successi commerciali, applausi internazionali, flirt sempre annunciati e sempre smentiti, compreso quello romantico di Totò, che per la bellissima attrice provò un sentimento profondo e mai veramente ricambiato.

Nata a Roma il 25 settembre del 1925, romana ma di famiglia veneta, Silvana Pampanini doveva essere cantante nel segno di una zia celebre, la soprano Rosetta. Diplomata all'istituto magistrale e al Conservatorio di Santa Cecilia la ragazza aveva una vera propensione al canto, tanto da aver tenacemente conservato la sua voce in tutti i film in cui i suoi personaggi cantavano, mentre tante brave doppiatrici si sostituirono sempre a lei per darle voce nei film più celebri. Invece le cose cambiarono in una sola notte quando la sua maestra di canto la iscrisse a sua insaputa al primo concorso di Miss Italia, a Stresa nel 1946.

Sconfitta dalla giuria fu recuperata a furor di popolo dal pubblico, tanto da obbligare gli organizzatori del premio ad attribuirle un "ex aequo" che ne fece subito una ragazza-copertina sui rotocalchi. Il passo verso il mondo dorato della celluloide, amplificato dai fotoromanzi e dalle prime indiscrezioni sentimentali fu brevissimo tanto che nello stesso 1946 Silvana otteneva il primo ruolo a Cinecittà: "L'apocalisse" di Giuseppe Scotese anche se furono veterani della regia come Giacomo Gentilomo, Camillo Mastrocinque, Guido Brignone a insegnarle le tecniche della recitazione in un apprendistato rapidissimo e capace di portarla al successo già due anni dopo. Il 1949 è l'anno de "I pompieri di Viggiù" di Mario Mattoli in cui interpretava Fiamma, figlia del capo dei pompieri Carlo Campanini.

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