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Natalie Imbruglia live a Cala di Volpe: canto per dare emozioni

PORTO CERVO. «Quando canto il pubblico è tutto uguale. Per me è importante condividere l'esperienza di cantare e quindi non ci sono differenze, sono tutti uguali». Natalie Imbruglia non sembra per nulla intimorita dalla performance che l'attende oggi davanti al pubblico del 'Cala di Volpe' per il concerto di apertura della stagione musicale dell'albergo: un appuntamento oramai tradizionale - e molto seguito - della Costa Smeralda. Quest'anno l'evento sarà doppio, visto che dopo di lei ci sarà l'esibizione degli storici 'Earth Wind and Fire', gruppo cult Usa dagli anni '70 in poi. Il prossimo 13 agosto sul palco dello stesso albergo (gestito da Starwood) arriverà invece Robbie Williams.

Mezza australiana, mezza italiana, Natalie Imbruglia, 40 anni, è reduce dal concerto tenuto a Porta di Roma lo scorso 19 luglio (tappa del suo ultimo tour) e in Italia dice di sentirsi a casa. «Sono nata in Australia ma una parte delle mie radici - racconta ai giornalisti in una saletta dell'albergo - è qui. Pur non essendoci cresciuta, ogni volta avverto muoversi qualcosa dentro di me e mi sento a casa. Soprattutto davanti ad un pubblico così caldo».

In Sardegna è la sua seconda volta, anche se nella prima occasione, sempre per un concerto, non ha fatto in tempo a vedere molto: cosa che non intende ripetere di nuovo. Sul suo ultimo album, 'Malè, dice che «il riscontro del pubblico è positivo» e che naturalmente farà parte della scaletta di stasera, insieme con altre canzoni dei suoi passati album. «Stavo cercando di fare un album che racchiudesse tutti i miei artisti preferiti, uomini e donne - spiega ai giornalisti che le chiedono il perchè del titolo scelto - ma poi ho trovato che fosse più facile cantare le canzoni incise dagli uomini. Per questo ho deciso di dedicare questo album solamente a loro». Di 'Malè - che vede hit dei Daft Punk, The Cure, Neil Young, Cat Stevens, Death Cab for Cutie e altri - la sua canzone preferita, come più volte ha rivelato, è 'Instant crush'.

«Non so perchè - risponde - ma sento di essere riuscita ad interpretarla bene. Così come è accaduto per 'Torn'. Non l'ho scritta io ma mi rifletteva. E lo stesso succede per 'Instant crush' di cui amo molto anche il video con le sue atmosfere anni '50. In ogni momento del percorso mi piacciono canzoni diverse». Per il prossimo disco ha già scritto 8 canzoni ma non rivela nulla: l'unica traccia che lascia trapelare è che spera di farlo uscire l'anno prossimo e «non dopo due o tre anni come al mio solito».

Ammette di prestare molta attenzione alle parole che per lei sono la parte più importante di una canzone. «Sono l'obiettivo principale quando scrivo». Ed è questo il motivo per cui non sa, o non vuole, indicare il suo cantante preferito italiano.

«Non parlo la lingua - risponde ridendo ad una domanda sul tema - e quindi non afferro il senso delle parole che sono quelle che più a mio avviso ti trasmettono le emozioni». Ma la lacuna linguistica non le impedirà nel pomeriggio di fare shopping a Porto Cervo. «Fino ad ora - conclude - mi sono dedicata al mare e al sole».

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