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Il concerto del Primo maggio tra musica e attualità:
in 700 mila alla maratona musicale di Roma - Foto

ROMA. Nel segno della solidarietà e dell'integrazione, nell'edizione che festeggia il quarto di secolo, il Concertone del Primo maggio a Roma ha rispettato la tradizione tra musica e attualità, non dimenticando le emergenze nel mondo e tendendo un orecchio alle violente proteste di Milano dei #noExpo.

Per la maratona musicale dai sindacati sono arrivati a San Giovanni oltre 700 mila persone, che hanno affollato la piazza fin dal primo pomeriggio in attesa dei loro beniamini. A fare gli onori di casa Camila Raznovich, affiancata da alcuni conduttori delle passate edizioni, che ha dato il via alla manifestazione chiedendo un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Nepal e per i morti del mar Mediterraneo. Poi la "parola" è passata alla musica: ai KuTso l'onore di aprire il concerto, preceduti da un omaggio ai 70 anni della Liberazione d'Italia con i Bottari della Cantica popolare insieme al violino di Alessandro Quarta che hanno intonato una loro versione di Bella Ciao.

Tra i primi ad esibirsi i La Rua, vincitori del Contest 1MNext. Poi a riscaldare la folla sono arrivati gli Almamegretta, Mario Venuti, la giovane Levante, Teresa De Sio, Nesli e James Senese e Napoli Centrale.

In serata, momento clou del concerto, sono attesi Enrico Ruggeri, Emis Killa, Paola Turci, Avitabile con Alpha Blondy, J-Ax e Noemi che saranno protagonisti anche di un duetto, l'atteso ritorno dei Bluvertigo di Morgan e Goran Bregovic, unico ospite internazionale di questa edizione. A chiudere la Pfm.

I segretari di Cgil, Cisl e Uil, sottolineando l'importanza del Concertone, anche nell'ambito delle battaglie per il lavoro, hanno accennato alle altre emergenze del Paese, dai migranti alla coesione sociale.

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