ROMA. «Diciamo che prima le cinque del mattino le facevo in discoteca, mentre ora mi capita solo al Senato». Con questa battuta il Ministro delle riforme, Maria Elena Boschi, inizia a tracciare il bilancio del suo primo anno nel Governo Renzi in un'intervista sul settimanale Chi.
«È stato un anno di lavoro. Molto intenso. Abbiamo tenuto ritmi sostenuti e chiesto alle Camere di lavorare cinque e anche sei giorni a settimana. Il mio bilancio - sottolinea - è positivo anche se resta molto da fare. Abbiamo davanti altri tre anni di duro lavoro per completare ciò che abbiamo in mente e che serve al Paese». Boschi elenca, poi, risultati e obiettivi: «La legge elettorale è stata approvata alla Camera e al Senato, siamo riusciti a far passare, anche a costo di qualche notturna, una riforma costituzionale non facile con una trasformazione totale del Senato e il Jobs Act. Questo è il punto più importante, visto che ci sono in ballo i posti di lavoro per migliaia di giovani della mia età. Abbiamo risolto numerose crisi aziendali a Taranto, Gela, Terni, Trieste e Piombino, salvando i posti dei lavoratori, ma non sono ancora soddisfatta su questo fronte. Il fatto che un ragazzo su due della mia età sia senza lavoro è gravissimo, anche se iniziano a esserci segnali positivi».
Tra i «momenti più emozionanti», il ministro cita «il viaggio in Congo, quando siamo andati a recuperare i bambini adottati dalle famiglie italiane. Anche lì il nostro lavoro non è finito. Sono sempre in contatto con le famiglie», conclude.
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