La guerra in Ucraina: gli avvenimenti di oggi.
21.43 Il 28 luglio «gli ucraini celebreranno per la prima volta la Giornata della statualità ucraina, la celebreremo durante una guerra così brutale», entrata «nel suo sesto mese, dopo otto anni di guerra nel Donbass. Ma celebreremo. Nonostante tutto. Perché gli ucraini non possono essere distrutti. La Giornata della statualità ucraina confermerà il legame degli ucraini che vivono ora con molte generazioni della nostra gente». Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso serale, come riporta Ukrainska Pravda. «Preservare l’unità e lavorare insieme per la vittoria - sostiene il presidente ucraino - è il compito nazionale più importante, che tutti dobbiamo assolvere. Pertanto, saremo in grado di fare ciò che le generazioni precedenti non sono riuscite a fare. Questo vale per la nostra difesa in questa guerra per l’indipendenza, per il nostro movimento verso un’Europa unita, per la piena adesione all’Ue e per la nostra capacità di diventare uno degli stati più moderni del mondo. Ora ci sono quelli che dubitano di questo. Ci sono solo quelli che discutono su come raggiungere questo obiettivo». Zelensky ha inoltre sottolineato che la decisione di attaccare l’Ucraina può essere presa solo da coloro che non conoscono la verità della storia. «Solo coloro che non conoscono assolutamente la verità della storia e non ne sentono assolutamente il significato potrebbero prendere la decisione di attaccarci dopo tutto ciò che il nostro popolo ha passato, dopo tutto ciò che abbiamo imparato nel corso dei secoli».
19.56 L’invasione dell’Ucraina ordinata dal presidente russo, Vladimir Putin, è anche «una guerra contro l’unità dell’Europa». Lo ha dichiarato il presidente della repubblica tedesco, Frank-Walter Steinmeier, in un discorso pronunciato nella città di Paderborn, nella Germania occidentale. «Non dobbiamo lasciarci dividere, non dobbiamo lasciare che la grande opera di un’Europa unita che abbiamo iniziato in modo così promettente venga distrutta», ha aggiunto. «Questa guerra non riguarda solo il territorio dell’Ucraina, riguarda il doppio fondamento condiviso dei nostri valori e del nostro ordine di pace», ha sottolineato il capo di Stato. Ma difendere questi valori significa anche essere disposti ad «accettare notevoli svantaggi», ha avvertito Steinmeier.
19.46 «Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, 183 siti religiosi sono stati completamente o in parte distrutti». Lo riporta il Kyiv Independent citando il servizio statale ucraino per gli affari etnici e la libertà di coscienza. I siti includono chiese, moschee, sinagoghe, edifici scolastici e amministrativi delle comunità religiose ucraine. Cinque sono musulmani, altrettanti sono ebraici e i restanti 173 sono cristiani.
19.42 Il primo ministro britannico, Boris Johnson, sta pianificando di recarsi in Ucraina prima di lasciare la carica di premier a settembre, quando verrà sostituito dal prossimo leader del Partito conservatore. Lo riporta il giornale britannico The Telegraph citando una fonte vicina a «BoJo», secondo la quale il premier prossimo a lasciare Downing Street «non riesce ad andarsene» senza prima aver ribadito il suo sostegno al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
18.55 Un combattente polacco è rimasto ucciso nell’Ucraina orientale. L’uomo, Tomasz Walentek, che ha militato nella Legione internazionale di difesa dell’Ucraina (Ildu), è stato ucciso all’inizio di questa settimana nel Donbass. Lo riporta il Kiev Independent citando media polacchi.
18.14 Sarà una terza parte, che sarà determinata in seguito, a garantire la sicurezza delle navi che trasportano il grano ucraino insieme alla Russia e alla Turchia. Lo ha precisato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, riporta la Tass. «Siamo riusciti a raggiungere un accordo a Istanbul: l’Ucraina sminerà i porti e lascerà che le navi prendano il mare, mentre Russia, Turchia e un’altra parte, che sarà determinata in seguito, scorteranno le navi verso il Bosforo», ha spiegato Lavrov in un incontro al Cairo con gli ambasciatori delle nazioni della Lega Araba. Secondo Lavrov, il memorandum Russia-Onu firmato in concomitanza con gli accordi di Istanbul «vincola il segretario generale delle Nazioni Unite ad avviare il processo, persuadendo i Paesi occidentali a revocare tutte le restrizioni» imposte all’esportazione di grano russo.
17.37 La Russia apprezza la posizione equilibrata degli Stati membri della Lega araba sulla situazione in Ucraina. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un incontro con gli inviati degli Stati membri al Cairo, come riporta la Tass. «Apprezziamo la posizione equilibrata, equa e responsabile dei membri della Lega Araba», ha precisato, ricordando che un gruppo di contatto della Lega araba ha visitato Mosca in aprile per discutere di questo tema. «Siamo aperti a proseguire nel dialogo con i nostri amici nella Lega araba e in altre parti del mondo. Non abbiamo nulla da nascondere», ha sottolineato Lavrov. Secondo l’alto diplomatico russo, Mosca è interessata a promuovere il partenariato e la cooperazione economica con la Lega Araba e sforzi congiunti su questioni regionali, come la situazione sulla Palestina.
14.58 Un uomo è morto vicino a Kharkiv mentre era nei campi alla guida di un trattore che è esploso dopo essere passato su una mina. Ne ha dato notizia l’ufficio stampa del Servizio statale di emergenza, riporta Ukrinform. Secondo il servizio di emergenza, gli obiettivi degli attacchi russi includono i terreni agricoli ucraini, il che testimonia le intenzioni di Mosca di creare e aggravare una crisi alimentare globale.
14.48 La regione di Kherson, che cadde sotto il controllo russo subito dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina a fine febbraio, «sarà liberata definitivamente entro settembre». Lo ha detto in un’intervista televisiva Sergiy Khlan, assistente del capo della regione. «Possiamo dire che la regione di Kherson sarà definitivamente liberata entro settembre e che tutti i piani degli occupanti falliranno», ha detto Khlan.
14.36 La ripresa dei negoziati fra Russia e Ucraina per discutere di come concludere la guerra non dipende da Mosca: lo ha detto al Cairo il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, in una conferenza stampa assieme al suo omologo egiziano Sameh Shoukry. «Non abbiamo pregiudizi sulla possibilità di riprendere i colloqui con Kiev su questioni più ampie», ha detto, riferendosi alla firma dell’accordo sull'export di grano ucraino dai porti del Mar Nero. «Ma questo - ha aggiunto- non dipende da noi». Lavrov ha sottolineato che la Russia «rispetterà i suoi obblighi in materia di esportazioni agricole indipendentemente dalla revoca delle sanzioni» occidentali, che peraltro, ha aggiunto, «non stiamo implorando». Ma, ha osservato, a Istanbul il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha affermato «che cercherà di eliminare le restrizioni che ostacolano le esportazioni russe di cereali: speriamo che i suoi sforzi abbiano successo».
14.16 La marina militare russa e quella turca garantiranno la sicurezza delle navi che trasportano il grano nel Mar Nero. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante una conferenza stampa al Cairo, prima tappa di una missione internazionale che lo porterà in altri Paesi africani.
14.14 Nell’oblast di Lugansk, l’esercito ucraino ha costretto le forze russe a ritirarsi da Verkhnokamianske, ha ucciso 12 combattenti russi del distaccamento Omon (ex unità speciali anti-terrorismo della polizia russa) con base a Sachalin «arrivato in Ucraina per ordine del Cremlino» e ha distrutto una caserma russa a Kadiivka. Lo ha riferito su Telegram Serhii Gaidai, capo dell’amministrazione militare dell’oblast di Lugansk, citato da Ukrainska Pravda. «Le forze di difesa ucraine stanno infliggendo perdite al nemico su tutti i fronti in cui si svolgono operazioni di combattimento attive», ha aggiunto, sottolineando l’aiuto dell’artiglieria «fornita dall’Occidente». «Nelle ultime settimane abbiamo colpito diversi depositi di munizioni e concentrazioni di soldati invasori nella sola oblast di Lugansk. Ci sono stati anche molti attacchi riusciti (sulle forze russe) nell’oblast di Donetsk, che impediscono al nemico di lanciare attacchi più concertati», ha precisato.
13.35 Nel raid russo di ieri sul porto di Odessa «sono stati distrutti una nave da guerra ucraina e un deposito di missili Harpoon forniti dagli Stati Uniti a Kiev». Lo ha precisato il ministero della Difesa di Mosca Igor Konashenkov ai giornalisti, citato dalla Tass. Secondo il portavoce, i missili a lungo raggio hanno colpito «un cantiere navale» nel porto e le capacità di produzione dell’impianto di riparazione e ammodernamento delle navi della Marina ucraina sarebbero state messe fuori servizio.
12.24 Hanno usato un drone le forze ucraine per attaccare e distruggere un tank russo e uccidere 15 invasori. Lo scrive Ukrinform citando 007 del controspionaggio ucraino. Secondo l’agenzia ucraina, il controspionaggio dei servizi di sicurezza Sbu ha pubblicato su Telegram un video a riguardo e ha intercettato anche una telefonata fra un soldato russo e sua madre in cui il primo, testimone oculare dell’episodio, descriveva la scena durante la conversazione col genitore."Mamma, oggi è stato un circo! Hanno sganciato una bomba da un drone sulla torretta! Un drone, mamma, un drone...».
11.49 Un altro attacco ha colpito le comunità di Halytsynove, Shyroke e Bereznehuvate: due persone sarebbero rimaste uccise, sempre secondo Zamazieieva, che inoltre conta cinque feriti negli attacchi nella regione nelle scorse 24 ore, tra cui un bambino.
10.56 Due persone sono rimaste uccise e cinque ferite in un attacco sferrato dalle forze russe sulla città ucraina di Mykolaiv, stando a responsabili locali citati da Ukrinform.
In un post pubblicato su Telegram e citato dalla stessa agenzia ucraina, la responsabile del consiglio regionale di Mykolaiv, Hanna Zamazieieva, afferma che nella serata di ieri sono continuati i bombardamenti sulla regione, con «quattro missili Kalibr contro Korabelnyi, un distretto di Mykolaiv. Edifici residenziali sono stati danneggiati e alcune persone sono state ferite. Nella notte è stata colpita una parte della città e le informazioni sulle vittime sono in fase di verifica».
09.51 Questa settimana nel Donbass sono stati uccisi due americani, un canadese e uno svedese che combattevano contro le forze russe. Lo rivela Politico citando il comandante del battaglione di combattenti stranieri a cui appartenevano le vittime, Ruslan Miroshnichenko. I due cittadini americani sono stati identificati come Luc Lucishin e Brian Yang, morti il 18 luglio vicino al villaggio di Grigoryevka insieme al canadese Emile Antoine Roy-Syrua e allo svedese Edward Selander Patrignani. I quattro facevano parte delle «forze operative speciali» della difesa territoriale ucraina e la loro unità «aveva sede vicino a Seversk».
09.15 Forti esplosioni son o state udite nella notte a Melitopol e nei suoi pressi. Lo ha affermato il sindaco della città ucraina, Ivan Fedorov, in un post su Telegram, riferisce Ukrinform. Secondo le indicazioni di Fedorov, le esplosioni sono state udite presso l’aeroporto di Melitopol da dove si è notato alzarsi anche del fumo.
08.48 Le forze russe hanno attaccato la regione di Sumy 12 volte nelle ultime 24 ore, uccidendo una persona. Lo denuncia il governatore della regione al nord est dell’Ucraina Dmytro Zhyvytskyi, come riporta il Kiev Indipendent.
07.46 Il ministero dell’Energia ucraino rende noto che a circa 20.250 utenti negli oblast di Donetsk, Dnipropetrovsk e Mykolaiv è stata ripristinata la fornitura di energia. Sono circa 597.000 i consumatori che rimangono però tagliati fuori a causa della guerra contro la Russia. Secondo quanto riferito, il gas è stato ripristinato a 1.200 ucraini.
06.55 In meno di due ore, le truppe ucraine hanno sparato tre volte in diverse aree di Donetsk, anche con proiettili del calibro «Nato» di 155 millimetri. Lo riferisce attraverso la Tass l’ufficio di rappresentanza del DPR presso il Centro per il controllo e il coordinamento (JCCC), attraverso il suo canale Telegram. Le truppe ucraine, secondo i media russi, hanno bombardato in particolare il distretto Petrovsky di Donetsk che si trova alla periferia occidentale
All’indomani dell’accordo sul grano, Kiev accusa la Russia di aver lanciato quattro missili sul porto di Odessa prendendo di mira «esattamente il luogo dove si trovava il grano». Il segretario di Stato americano Antony Blinken condanna l’attacco, mentre in serata entrambi i fronti denunciano nuove offensive: dei russi a Mykolaiv e Sumy, colpita 12 volte in 24 ore, denuncia Kiev, degli ucraini a Melitopol, secondo l’autorità dell’autoproclamata entità filorussa. Secondo l’Ucraina, i russi avrebbero rapito almeno 415 persone a Zaporizhzhia dal 24 febbraio e almeno 170 sarebbero ancora prigioniere.
Caricamento commenti
Commenta la notizia