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La guerra in Ucraina, oltre 25 mila persone evacuate dal Donbass

La guerra in Ucraina: gli avvenimenti della giornata.

22.52  Le autorità ucraine hanno invitato i residenti dell’Oblast di Kherson, occupata dai russi nelle prime fasi dell’invasione, a lasciare la regione in vista dell’imminente controffensiva ucraina. La vicepremier Iryna Vereshchuk, riporta l’Ukrainska Pravda, ha invitato la popolazione a evacuare «con tutti i mezzi possibili». «La nostra gente se ne deve andare», ha detto Yurii Sobolevskyi, vicepresidente del consiglio regionale dell’amministrazione ucraina di Kherson, «so che è molto difficile e non tutti ne hanno l’opportunità, ma va fatto. Chi non ce la fa in nessun modo dovrebbe prepararsi al fatto che ci sarà bisogno di un nuovo riparo, è necessario preparare una scorta d’acqua, una certa scorta di cibo per sopravvivere all’offensiva delle nostre truppe». «Sappiamo che i nostri ragazzi lavoreranno nel modo più accurato e chirurgico possibile per salvare ogni vita, ma la guerra è guerra», ha avvertito Sobolevskyi.

22.42 Dopo la riconquista dell’Isola dei Serpenti, può riprendere la navigazione commerciale nel canale Danubio-Mar Nero, in territorio rumeno e al confine con la costa sudoccidentale dell’Ucraina. Lo riferisce l’amministrazione portuale di Kiev, secondo la quale «è ora possibile utilizzare il corso d’acqua per l’ingresso e l’uscita di navi che trasportano prodotti agricoli».

21.21 Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha rimosso gli ambasciatori in Germania, India, Repubblica Ceca, Norvegia e Ungheria. Lo si apprende da un decreto presidenziale nel quale non vengono riportate le motivazioni della decisione. Non è chiaro se è già previsto un nuovo ruolo per i cinque diplomatici.
A far rumore è soprattutto la rimozione dell’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, figura controversa che aveva suscitato insofferenza nell’opinione pubblica e nel mondo politico tedeschi a causa delle sue intemperanze verbali. In particolare Melnyk aveva definito il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, una «salsiccia di fegato offesa» per essersi rifiutato di recarsi a Kiev in seguito al no delle autorità ucraine alla visita del presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier.

20.57  Più di 25.000 persone, tra cui circa 4.000 bambini, sono state evacuate dalle aree pericolose dell’Ucraina e del Donbass verso la Russia nelle ultime 24 ore, secondo quanto dichiarato alla Tass dal generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia. «Nonostante la feroce resistenza del regime di Kiev, 25.064 persone, inclusi 4.175 bambini, sono state evacuate nelle ultime 24 ore dalle aree pericolose delle repubbliche del Donbass e dell’Ucraina verso la Federazione Russa», ha affermato. Secondo Mizintsev, 2.434.298 persone, inclusi 383.402 bambini, sono state evacuate in Russia da quando è stata lanciata l’operazione militare speciale. «Il confine di stato della Federazione Russa è stato attraversato da 383.048 veicoli privati, di cui 4.804 nelle ultime 24 ore», ha affermato il capo del Centro di gestione della difesa nazionale russo.

19.55 È di almeno cinque morti il bilancio dei bombardamenti russi di oggi sulla regione ucraina contesa del Donetsk. Lo fanno sapere le autorità ucraine. A Druzhkivka, nel Nord del Donetsk, un attacco missilistico ha sventrato un supermercato, riferisce l’agenzia France Presse. Oleksandr Vilkul, sindaco di Kryvyi Rih, nell’Oblast centrale di Dnipro, ha riferito di un attacco con bombe a grappolo sulla città che avrebbe causato almeno un morto e due feriti. Il ministero della Difesa russo, da parte sua, afferma che le forze di Mosca hanno inflitto «pesanti perdite» alle truppe ucraine nelle regioni di Mykolaiv e Dnipro.

18.55 Nella campagna intorno a Tunbridge Wells, al confine tra Kent e East Sussex, c’è un castello che nella zona quasi nessuno sa essere di proprietà della Russia. Si dice che Seacox Heath, un castello del 19mo secolo, sia usato dai diplomatici russi e dagli 007 dell’Fsb come rifugio per il fine settimana e le vacanze. E’ una delle 18 proprietà in Inghilterra che appartengono allo Stato russo e che secondo un’indagine potrebbero essere sequestrate e cedute all’Ucraina. Liz Truss, la ministra degli Esteri, ha dichiarato questa settimana che stava valutando la possibilità di sequestrare i beni congelati di proprietà dei russi nel Regno Unito e di ridistribuirli alle vittime della guerra di Vladimir Putin in Ucraina. Non solo: l’Ucraina starebbe anche valutando un’azione legale per impossessarsi delle 18 proprietà, che potrebbero valere fino a 100 milioni di sterline. Molti di questi immobili sono raggruppati vicino a Highgate, a nord di Londra. Il quartiere è frequentato da diplomatici e oligarchi russi che possiedono alcune delle proprietà più costose, ora per lo più congelate.

17.40 L’Ucraina sta ripristinando e ampliando alcuni dei suoi porti fluviali sul Danubio, da tempo in disuso, per facilitare l’esportazione di grano a causa del blocco della Russia sul Mar Nero: lo ha detto al Guardian la responsabile del dipartimento di politica agricola della regione di Odessa, Alla Stoyanova. Prima della guerra, i porti fluviali ucraini sul Danubio venivano raramente utilizzati e alcuni di essi giacevano in completo abbandono. Dopo l’invasione del Paese da parte della Russia e il suo controllo delle vie d’uscita verso il Mar Nero, tuttavia, Kiev ha deciso di resuscitare i suoi vecchi porti fluviali per evitare il blocco marittimo e accelerare l’export del suo grano. «Prendiamo l’esempio del porto sul fiume Reni», ha detto Stoyanova riferendosi a uno tra i più importanti porti della regione del Danubio nell’era dell’Unione Sovietica e un passaggio verso la Romania. «Non è stato usato affatto di recente - ha proseguito -. Quindi ora stiamo lavorando per ampliarlo, insieme ad altri porti fluviali, per aumentare la capacità. Mentre parliamo, oltre 160 navi stanno aspettando nel Mar Nero di entrare nel canale di Sulina, ma non possono perché la capacità di quel canale è di sole 5-6 navi al giorno».

16.28 Esplosioni sono state sentite nella zona dello stabilimento Azovstal a Mariupol, occupato dall’esercito russo. «Esplosioni nel distretto dell’Azovstal, dove è scoppiato anche un incendio. Ci sono vittime tra gli occupanti. Siamo in attesa di conferme. Ma in ogni caso, la notizia può essere definita buona», ha annunciato il consigliere del sindaco in esilio Petro Andryushchenko, citato da Unian.

15.39 Anche le forze armate ucraine hanno una responsabilità importante, forse uguale a quella russa, in quanto accadde, circa due settimane dopo l’inizio dell’invasione di Mosca, in una casa di cura nella regione di Lugansk, dove morirono decine di persone. E’ quanto ha stabilito un rapporto dell’Onu, secondo l’agenzia Associated Press. Nell’ospizio c'erano soprattutto anziani e disabili, che rimasero intrappolati all’interno, senza luce elettrica e acqua, quando i ribelli filorussi assalirono la struttura, vicino al villaggio di Stara Krasnyanka. L’assalto provocò un incendio che intrappolò all’interno quanti erano allettati. Secondo le Nazioni Unite, almeno 22 dei 71 pazienti riuscirono a trarsi in salvo, «ma il numero esatto delle persone uccise rimane sconosciuto». Subito dopo l’attacco, Kiev accusò Mosca di aver causato la morte di oltre 50 persone. Ora le Nazioni Unite correggono la versione, sostenendo che pochi giorni prima dell’attacco dell’11 marzo, i soldati ucraini presero posizione all’interno della casa di cura, rendendo l’edificio un bersaglio. Il rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite non arriva a sostenere che le parti abbiano commesso crimini di guerra, ma osserva che la battaglia nella casa di cura è un esempio di come possano essere usate le persone come «scudi umani» nelle aree di guerra.

15.00  Antony Blinken ha chiesto alla Cina di condannare l’“aggressione» russa in Ucraina: lo ha riferito lo stesso Segretario di Stato americano. «Questo è davvero il momento in cui tutti noi dobbiamo alzarci in piedi, come ha fatto un Paese del G20 dopo l’altro, per condannare l’aggressione e chiedere, tra le altre cose, che la Russia permetta l’accesso ai prodotti alimentari bloccati in Ucraina», ha detto Blinken dopo un incontro sull’isola indonesiana di Bali con il suo omologo cinese Wang Yi. Il Segretario di Stato americano ha aggiunto di non aver visto «alcun segno» di cooperazione da parte della Russia.

14.45 Il segretario di Stato americano, Antony Blinken ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti umanitari all’Ucraina da 368 milioni di dollari. «Il nostro impegno per il popolo ucraino è solido. Gli Stati Uniti forniranno 368 milioni di dollari di nuovi aiuti umanitari per sostenere le persone rimaste in Ucraina e i rifugiati costretti a fuggire dal loro paese a causa della brutale guerra della Russia», ha scritto su Twitter il segretario di stato in partenza da Bali, dove ha partecipato al G20 dei ministri degli Esteri.

13.26  Almeno 24 civili sono rimasti feriti nella regione ucraina di Mykolaiv (sud) a causa dei bombardamenti russi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram la responsabile del consiglio regionale, Hanna Zamazeyeva, secondo quanto riporta Ukrinform. «Gli occupanti continuano a bombardare la regione di Mykolaiv. La città di Mykolaiv è stata attaccata questa mattina. Gli insediamenti nei distretti di Bashtanka e Mykolaiv sono stati colpiti. Sono stati registrati attacchi nei villaggi di Bereznehuvate, Bashtanka, Pervomaisk e nella comunità di Ochakiv. Complessivamente, 24 persone sono rimaste ferite» nelle ultime 24 ore, ha scritto Zamazeyeva.

12.48 Bandiere bielorusse insieme con quelle dell’Ucraina sono state esposte questa mattina in piazza Maidan a Kiev in onore dei volontari del Reggimento Kastus Kalinouski (bielorussi che si sono uniti alle truppe ucraine, ndr) caduti in battaglia combattendo contro la Russia. Lo riferisce il media indipendente bielorusso Nexta pubblicando l’immagine dei vessilli.

12.25 Tre Paesi - Stati Uniti, Polonia e Regno Unito - hanno donato finora all’Ucraina armi per un valore di oltre un miliardo di dollari: è quanto emerge da uno studio del think-tank Kiel Institute for the World Economy, secondo quanto riporta il kyiv Independent. Nel complesso, gli Usa si sono impegnati a fornire armi, equipaggiamenti militari e aiuti finanziari per scopi militari per un valore di quasi 25 miliardi di dollari. Gli aiuti complessivi promessi all’Ucraina ammontano a 82 miliardi di dollari, che includono assistenza militare, umanitaria e finanziaria.

11.34  L’Ucraina sta ripristinando e ampliando alcuni dei suoi porti fluviali sul Danubio, da tempo in disuso, per facilitare l’esportazione di grano a causa del blocco della Russia sul Mar Nero: lo ha detto al Guardian la responsabile del dipartimento di politica agricola della regione di Odessa, Alla Stoyanova. Prima della guerra, i porti fluviali ucraini sul Danubio venivano raramente utilizzati e alcuni di essi giacevano in completo abbandono. Dopo l’invasione del Paese da parte della Russia e il suo controllo delle vie d’uscita verso il Mar Nero, tuttavia, Kiev ha deciso di resuscitare i suoi vecchi porti fluviali per evitare il blocco marittimo e accelerare l’export del suo grano. «Prendiamo l’esempio del porto sul fiume Reni», ha detto Stoyanova riferendosi a uno tra i più importanti porti della regione del Danubio nell’era dell’Unione Sovietica e un passaggio verso la Romania. «Non è stato usato affatto di recente - ha proseguito -. Quindi ora stiamo lavorando per ampliarlo, insieme ad altri porti fluviali, per aumentare la capacità. Mentre parliamo, oltre 160 navi stanno aspettando nel Mar Nero di entrare nel canale di Sulina, ma non possono perché la capacità di quel canale è di sole 5-6 navi al giorno».

10.50  Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco missilistico contro una zona residenziale della città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleh Syniehubov. Lo riporta Ukrinform. Non si hanno per il momento notizie di eventuali vittime. «A Kharkiv, secondo le informazioni preliminari, gli occupanti hanno lanciato un attacco missilistico contro un quartiere residenziale - si legge nel messaggio -. Tutti i servizi stanno lavorando sul posto». Syniehubov ha invitato i residenti a limitare la loro permanenza nelle strade della città.

10.21  Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco missilistico contro la città di Druzhkivka, a pochi km a sud di Kramatorsk, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko. Hanno subito danni un ospedale, il Palazzo della Cultura, edifici residenziali e un parco giochi. Per ora non si hanno informazioni su eventuali vittime. Lo riporta il Guardian. Allo stesso tempo, è stata bombardata la vicina città di Slovyansk, a pochi km a nord di Kramatorsk. Una casa è stata colpita e il proprietario è ancora sotto le macerie: i soccorritori sono sul posto, ha aggiunto Kyrylenko. I russi hanno inoltre preso di mira la stazione ferroviaria di Chasiv Yar, a sudest di Kramatorsk, dove diverse persone sono rimaste ferite. Durante la notte è stata pesa di mira anche la città di Hirnyk, a sudovest di Chasiv Yar, dove sono rimasti feriti due civili.

9.53  Le forze russe hanno bombardato la regione ucraina di Mykolaiv, nel sud del Paese, danneggiando due stazioni ferroviarie e alcune case: lo scrive su Facebook il servizio stampa dell’amministrazione regionale, secondo quanto riporta Ukrinform. Per il momento non si segnalano vittime. I villaggi lungo la linea di contatto nel distretto di Bastanka «vengono bombardati senza sosta - si legge nel messaggio -. La notte dell’8 luglio, la stazione di Bereznehuvate, il villaggio di Murakhivka e il villaggio di Kalynivka e la comunità di Bereznehuvate sono stati presi di mira». Inoltre, ieri sono stati bombardati il villaggio di Novomykolaivka e la comunità di Pervomaisk. Edifici residenziali hanno subito danni.

8.36 Il Belgio riaprirà la prossima settimana la rappresentanza diplomatica a Kiev e manderà un nuovo ambasciatore, Peter Van De Velde. Lo ha assicurato il premier Alexander De Croo.

7.32 «La Russia sta spostando forze di riserva da tutto il Paese e le sta radunando vicino all’Ucraina per future operazioni offensive». Lo afferma l’intelligence britannica nel suo bollettino quotidiano sulla situazione sul terreno nell’Ucraina invasa dai russi.

3.37 Dall’inizio del conflitto la Russia ha commesso 417 crimini di guerra contro il patrimonio culturale dell’Ucraina. Lo sostiene - come riporta Ukrinform - il Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina, i cui tecnici sono impegnati nel raccogliere informazioni che poi vengono pubblicate sul sito web culturecrimes.mkip.gov.ua.

1.37 È in corso un’offensiva sulla città di Bachmut, nel Donbass, da parte delle forze armate russe e della milizia della Repubblica popolare di Luhansk (Lpr). Lo scrive la Tass, precisando che «le forze alleate hanno preso il controllo del villaggio di Klinovoe, a circa 6 km da Bachmut», cittadina di circa 80.000 residenti sotto il controllo ucraino e considerata 'strategicà per l’attacco a Sloviansk e Kramatorsk. Sotto attacco anche villaggio di Veselaia Dolina, che si trova a 5 chilometri da Bachmut.

0.32 Il presidente americano Joe Biden ha elogiato la Cia per aver creato «un buco gigantesco negli obiettivi di Valdimir Putin» e per aver rivelato i suoi piani di invadere l’Ucraina. È stato grazie all’incredibile lavoro dei nostri professionisti dell’intelligence che siamo stati in grado di avvertire il mondo di ciò che Putin stava pianificando in Ucraina», ha detto Biden durante la sua prima visita come presidente al quartier generale a Langley, in Virginia, in occasione dei 75 anni dell’Agenzia.

0.17 Il Pentagono ha annunciato l'invio di un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per 400 milioni di dollari, confermando le indiscrezioni uscite sui media qualche ora fa. Come anticipato, nel nuovo invio ci saranno altri quattro lanciarazzi Himars e circa 1.000 colpi di artiglieria da 155 millimetri che hanno una maggiore precisione e aiuteranno le forze di Kiev a colpire obiettivi specifici. Il pacchetto include anche tre veicoli tattici, sistemi radar, pezzi di ricambio e altre attrezzature militari. Solo nelle ultime tre settimane, si legge in una nota del dipartimento della Difesa, gli Stati Uniti hanno fornito 2,2 miliardi di dollari in assistenza per la sicurezza all’Ucraina, 8 miliardi dall’inizio dell’amministrazione Biden.

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