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Mariupol, evacuati mille soldati dall'Azovstal ma i comandanti restano nel fortino d'acciaio

La guerra in Ucraina in tempo reale

23.01  Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken ha annunciato che gli Stati Uniti daranno altri 215 milioni di dollari per gli aiuti alimentari di emergenza in Ucraina. «E faremo molto di più», ha aggiunto parlando alle Nazioni Unite durante la riunione ministeriale sulla sicurezza alimentare globale a cui ha partecipato anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «Ci aspettiamo -ha spiegato- che il Congresso Usa approvi molto presto circa 5,5 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi per l’assistenza umanitaria e la sicurezza alimentare».

22.30  Un bus dopo l’altro, verso i campi di prigionia nel Donbass controllato dai russi, «gli eroi dell’Ucraina» lasciano sempre più sguarnito il loro fortino, che permetteva a Kiev di rivendicare ancora un pezzo di Mariupol. In meno di 48 ore dall’inizio delle «evacuazioni», dall’acciaieria Azovstal sono usciti 959 soldati, di cui 80 feriti, secondo i conteggi del ministero della Difesa russo. Restano invece ancora all'interno i comandanti, che saranno probabilmente gli ultimi ad abbandonarla. «I miliziani del battaglione nazionalista Azov e le truppe ucraine continuano ad arrendersi», ha annunciato il suo portavoce, il general maggiore Igor Konashenkov.

21.46 I servi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno smantellato 88 gruppi di sabotaggio e spionaggio operanti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha annunciato in TV il primo viceministro dell’Interno Yevhen Yenin, secondo quanto riferisce Ukrinform. «Un totale di 88 gruppi di sabotaggio e ricognizione sono stati smascherati durante la guerra. Circa 800 persone coinvolte in attività di sabotaggio sono state arrestate», ha detto Yenin.

20.20  Almeno 5 civili, tra cui un bambino di due anni, sono rimasti uccisi in un raid aereo russo a Bakhmut, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore regionale, citato dall’Ukrainska Pravda, precisando che l’attacco è avvenuto ieri ma le vittime sono emerse successivamente tra i detriti di edifici colpiti. Altre 4 persone sono state ferite, tra cui tre minori di età compresa tra 9 e 17 anni.

20.03 Gli Stati Uniti hanno riaperto la loro ambasciata a Kiev dopo oltre due mesi. Lo annuncia il dipartimento di Stato americano in una nota. «Il popolo ucraino con la nostra assistenza alla sicurezza ha difeso la propria terra di fronte all’invasione incosciente della Russia. Di conseguenza la bandiera a stelle e strisce può sventolare sull’ambasciata di nuovo», ha sottolineato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una nota.

19.09 Il consigliere presidenziale russo, Vladimir Medinsky, ha affermato in una conferenza stampa che «le autorità di Kiev hanno una sovranità limitata. Ne sono consapevoli loro stessi». «Quando parliamo con loro [durante i negoziati] - e non ci sono sciocchi da quella parte, sono tutti persone con le menti scaltre e subdole - dicono loro stessi che hanno diversi centri decisionali. Capiamo che uno di questi centri decisionali sono i loro «amici occidentali», ha detto Medinsky, secondo il quale alcuni dei «partner occidentali» di Kiev potrebbero trarre vantaggio dalla crisi ucraina per perseguire i propri obiettivi. «Non dubito per un secondo che l’“amico polacco» staccherà le terre occidentali dal suo «amico ucraino», ha detto ancora Medinsky.

19.00  Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato il decreto che estende di 90 giorni, a partire dal prossimo 25 maggio, la legge marziale e la mobilitazione generale. Il testo è stato pubblicato sul sito della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, che ora dovrà approvarlo.

18.08 L’Aula della Camera ha respinto l’ordine del giorno presentato dalla deputata di Alternativa Emanuela Corda al decreto Energia che mirava ad impegnare il governo a terminare subito l’invio di armi nei teatri di guerra, Ucraina in primis. Oltre ad Alternativa, hanno votato a favore il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il deputato di Forza Italia Matteo Dall’Osso, che ha ricordato di aver votato contro anche al decreto del governo che prevedeva l’invio di armi a Kiev. Hanno votato contro anche i 5 stelle, sebbene fossero numerosi i non partecipanti alla votazione, come mostrato dalle lucine spente sul tabellone elettronico che sovrasta l’emiciclo e registra i voti. Sull'ordine del giorno il governo ha dato parere contrario.

17.53 Sono state le «azioni apertamente ostili e immotivate» dell’Italia, con l’espulsione di 30 diplomatici russi il mese scorso, a portare alla risposta di Mosca con l’analoga misura presa oggi nei confronti di 24 diplomatici italiani. Lo afferma in un comunicato il ministero degli Esteri russo. Il ministero conferma che «i 24 dipendenti delle istituzioni diplomatiche e consolari italiane in Russia dichiarati personae non grate» dovranno lasciare il Paese entro otto giorni.

16.18 Il problema è molto più vasto e importante dei media russi messi sotto sanzione da parte dell’Unione europea e riguarda la guerra permanente che la Russia, e non solo, hanno scatenato contro le democrazie occidentali: del resto l’Unione europea aveva chiesto di intervenire contro la disinformazione già ai tempi dell’annessione della Crimea». Lo ha ribadito il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Adolfo Urso, intervenendo a «Oggi è un altro giorno» su Rai 1. «Abbiamo già certificato - ha ricordato Urso - come ai tempi della pandemia Russia e Cina avessero provato ad accreditare in tutti i modi la falsa idea che il vaccino Sputnik e il sistema autoritario usato per frenare i contagi fossero i migliori; oggi quotidianamente la Russia usa cibernetica, fake news, social falsi e campagne anonime per condizionare l’Occidente con le proprie verità».

15.41 Demolire l’acciaieria Azovstal per costruire al suo posto un parco o un polo scientifico. Lo ha proposto Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk in Ucraina, citato dall’agenzia Ria Novosti sul suo canale Telegram. La notizia è stata confermata anche dal consiglio comunale di Mariupol. Il leader della repubblica separatista ha dichiarato anche di voler ricostruire la città, con il supporto russo, per renderla una meta turistica. Ma secondo le autorità ucraine, questa è una mossa pensata dai russi per distruggere preventivamente un importante complesso industriale per l’Ucraina. Il consiglio comunale di Mariupol sottolinea poi che gli occupanti non sono interessati al restauro e allo sviluppo della città, perché per loro è solo un territorio che funge da corridoio per la Crimea.

14.43 Si è dichiarato colpevole il soldato russo, Vadim Shishimarin, 21 anni, accusato di crimini di guerra nel primo processo che si è aperto in un tribunale di Kiev dall’inizio dell’invasione di Mosca. Alla domanda in aula se fosse colpevole delle accuse, inclusi crimini di guerra e omicidio premeditato, il sergente ha risposto «sì». Shishimarin, proveniente della regione siberiana di Irkutsk, è stato accusato di aver ucciso un civile di 62 anni nel nord-est dell’Ucraina nei primi giorni dell’offensiva del Cremlino e ora rischia l’ergastolo. Il giovane è comparso in aula seduto in un box di vetro con indosso una felpa blu e grigia con il cappuccio e la testa rasata. Alla lettura delle accuse contro di lui, il militare ha rivolto lo sguardo a terra mentre l’interprete traduceva in russo. Secondo le accuse, il giovane soldato ha ucciso il civile vicino al villaggio di Chupakhivka nella regione orientale di Sumy il 28 febbraio scorso. I pm affermano che Shishimarin era al comando di un’unità quando il suo convoglio è stato attaccato. Lui e altri quattro soldati hanno rubato un’auto e mentre si trovavano vicino a Chupakhivka hanno incontrato un uomo di 62 anni in bicicletta. A Shishimarin, secondo l’accusa, è stato ordinato di uccidere il civile e per farlo ha usato un fucile d’assalto Kalashnikov. Il Cremlino in precedenza ha affermato di non essere stato informato del caso.

13.41  "Finlandia e Svezia già cooperano con la Nato e condividono i valori fondanti. Siamo d'accordo per rendere le procedure per le adesioni più celeri: dobbiamo sostenere i Paesi nel periodo di transizione", ha detto il premier Draghi dopo l'incontro con la primo ministro finlandese Marin a Palazzo Chigi. "Nelle scorse settimane abbiamo mostrato una grande unità rispetto all'Ucraina anche nel cercare una soluzione negoziale e continueremo a farlo", ha aggiunto il presidente del Consiglio, sottolineando gli stretti rapporti di amicizia e collaborazione tra Italia e Finlandia.

13.39 L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) afferma che 3.752 civili sono stati uccisi in Ucraina dall’invasione russa del 24 febbraio. Altri 4.062 sono stati feriti. Lo riporta la Bbc. La maggior parte delle vittime civili registrate sono state causate da bombardamenti, missili e attacchi aerei. L’Alto commissariato ritiene che le cifre reali delle vittime civili nel conflitto siano notevolmente più alte.

12.04  Da parte di Kiev c'è una «assenza totale di volontà» di negoziare la pace con la Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.  «I negoziati non vanno avanti e constatiamo che vi è un’assenza totale di volontà di proseguirli da parte ucraina», ha affermato Peskov.

11.13  Il ministero della Difesa russo ha annunciato che dal 16 maggio sono 959 i militari ucraini all’acciaieria Azovstal di Mariupol che si sono consegnati alle forze di Mosca. Solo nelle ultime 24 ore, i combattenti che si sono arresi sono 694, ha annunciato il portavoce del dicastero, Igor Konashenkov, in un briefing.
«A Mariupol, i militanti dell’unità nazionalista Azov e i militari ucraini bloccati nello stabilimento di Azovstal hanno continuato ad arrendersi. Nelle ultime 24 ore, 694 militanti si sono arresi, di cui 29 feriti», ha detto Konashenkov. Il portavoce ha riferito che, dal 16 maggio, 959 militari ucraini, di cui 80 feriti, presenti nell’acciaieria si sono arresi; di questi, 51 sono stati ricoverati nell’ospedale di Novoazovsk nella Repubblica popolare filo-russa di Donetsk.

10.06 Stanotte i russi hanno colpito e danneggiato una scuola ad Adiivka, nella regione di Donetsk, usando munizioni al fosforo. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda citando il capo dell’amministrazione statale regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. «Stanotte l’esercito russo ha sparato sulla scuola con munizioni al fosfato vietate. La scuola è andata a fuoco. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito: c'erano solo persone di servizio nell’edificio, che sono riuscite a scappare», spiega Kyrylenko su Telegram.

09.15  Le truppe russe hanno lanciato all’alba un attacco missilistico dal mare sulla regione di Odessa «continuando a distruggere le infrastrutture degli insediamenti nella regione». Al momento non si registrano vittime. Lo ha riferito il comando operativo «Sud» su Telegram del consiglio comunale di Odessa, come riferisce Ukrinform.

08.34 La Finlandia e la Svezia hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato.

07.40 I russi continuano ad avere «significativi problemi di risorse in Ucraina», che «probabilmente contribuiscono a un comando disunito che continua a ostacolare le operazioni della Russia». Lo rileva l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica sul conflitto in corso in Ucraina, arrivato al suo 84esimo giorno.  Nonostante le forze russe abbiano assediato Mariupol per oltre 10 settimane, la ferma resistenza ucraina ha ritardato la capacità della Russia di ottenere il pieno controllo della città, fa notare Londra.

06.56 “La Russia non ci ha dato nessun segnale che una conversazione tra Blinken e Lavrov possa essere utile e costruttiva in questo momento». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa sottolineando che l’ambasciatore statunitense a Mosca, John Sullivan, “continua ad avere incontri con le sue controparti». Così come l’amministrazione Usa ha contatti limitati con la delegazione diplomatica della Russia a Washington. Il segretario di Stato americano e il ministro degli Esteri russo non si parlano dallo scorso febbraio.
06.30 Si sono arresi 250 combattenti ucraini barricati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Mosca pubblica il video della resa, Kiev parla dell’evacuazione come una ‘operazione umanitarià. Putin afferma che i soldati che hanno difeso l’acciaieria saranno trattati ‘in linea con le leggi internazionalì. Kiev prospetta uno scambio di prigionieri, il presidente della Duma russa si oppone: ‘Vanno processatì. L’Oms, intanto, lancia l’allarme sulla città portuale ucraina, che rischia un’epidemia di colera.

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