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La Z russa spunta pure sulle case abbandonate: le tante ipotesi sull'origine di questo simbolo

Quella lettera che finora era il segno di Zorro, nota serie tv degli anni Settanta, in questa guerra è diventata un inquietante segno di riconoscimento per i russi che hanno invaso l'Ucraina. La presenza della Z dei russi è diventata sinonimo di oppressione e adesso è stata utilizzata anche per segnare le case, come si racconta a Borodyanka, una delle città riconquistate dagli ucraini dopo il passaggio dei soldati di Mosca, che «sparavano a chiunque uscisse per strada - ha raccontato il sindaco - e terrorizzavano la gente già solo disegnando quella maledetta zeta ovunque».

La zeta maledetta, già: si è cominciato con i carri armati e ora è dappertutto, come dimostra anche questa carrellata di immagini. Un simbolo distintivo di sostegno e propaganda per l'invasione della Russia in Ucraina. Dapprima ha attirato l'attenzione appunto sui carri armati. Ed allora, per cercare di comprenderne il significato,  sono iniziate a circolare voci secondo le quali la lettera potesse identificare un reparto dell'esercito russo, una forza speciale, per distinguersi dal fuoco nemico ed evitare quello amico.

Non è stato sciolto il dubbio su chi abbia avuto per primo l'idea di scegliere la Z. L'ipotesi più avvalorata sembra ricondurre a Maria Butina, già assistente di un membro del partito di Putin, Russia Unita, prima di spostarsi negli Usa. Nel 2018 fu arrestata per cospirazione, per avere agito illegalmente come agente straniero, e l'anno successivo fu espulsa dagli Stati Uniti. Nel 2021 è stata eletta nelle liste di Russia Unita e non ha perso occasione di mostrarsi nei suoi spostamenti con una maglietta con impressa la Z. In più, l'invito ai suoi sostenitori a fare lo stesso attraverso le pagine social. A Mosca sono in vendita nei negozi del centro magliette e gadget con la lettera simbolo delle truppe russe in Ucraina e la scritta «Sostenete i nostri».

Sin dai primi giorni del conflitto che sta devastando l'Ucraina, si sono viste lunghe colonne di carri armati e mezzi pesanti russi dirigersi verso il Paese aggredito con la Z impressa sulle fiancate. Altre ipotesi indicavano una provenienza di quel reparto dal distretto orientale della Russia o, vista all'interno di un quadrato, suggeriva l'appartenenza ad una truppa distaccata nella zona della Crimea. Nel lungo elenco di interpretazioni anche l'indicazione con la parola ovest, dove si trova l'Ucraina, rispetto alla Russia. Naturalmente, più di un osservatore ha sottolineato che la Z è anche l'iniziale del cognome del presidente ucraino Zelensky, il nemico numero 1.

I russi, dopo un primo utilizzo neutro, hanno scelto l'impiego della lettera come strumento di propaganda, in particolare dalle forze armate, enfatizzando la Z in frasi come «per la verità» o «per la pace» per sostenere le idee di Putin secondo il quale l'invasione del territorio servirebbe a «demilitizzare» e «denazificare» l'Ucraina. Scritte di questo tipo erano ben visibile il giorno del discorso in pubblico di Putin allo stadio per l'anniversario dell'annessione della Crimea.

Anche il mondo dello sport la presenza della lettera Z. A Doha, in Qatar, nel corso della coppa del mondo di ginnastica, l'atleta russo Ivan Kuliak ha sfoggiato la Z sulla sua tuta durante la premiazione per la medaglia di bronzo che ha vinto alle parallele. In Russia quattro club di bandy (sport molto simile all'hockey) hanno formato una Z sul campo prima di una partita. I club interessati nella vicenda sono considerati vicini al governo russo e già sono diverse le reazioni del mondo sportivo per chiedere la sospensione a vita per tutti gli atleti che hanno preso parte all'iniziativa.

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