23.00 I primi sei di «circa 30» carichi di aiuti militari statunitensi sono arrivati in Ucraina. Lo ha riferito in conferenza stampa il portavoce del Pentagono, John Kirby, spiegando che Washington sta «dando priorità ai tipi di materiale dei quali sappiamo gli ucraini hanno più bisogno», a partire dai sistemi di difesa antiaerea e contro i mezzi corazzati. Kirby ha inoltre promessa a Kiev che inizierà a spedire «abbastanza presto» i droni Switchblade.
22.49 Mosca offre a Kiev un cessate il fuoco temporaneo per la città di Mariupol a partire dalle 10 di domani mattina. «Le forze armate russe stanno dichiarando un cessate il fuoco temporaneo dalle 10:00 del 31 marzo 2022, esclusivamente per scopi umanitari, e stanno aprendo un ulteriore corridoio umanitario per l’evacuazione di civili e cittadini stranieri da Mariupol a Zaporizhzhya (con tappa a Berdiansk)», riferisce il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa, Mikhail Mizintsev. La Russia non aprirà il corridoio a meno che l’Ucraina non accetti formalmente per iscritto di rispettare alcune condizioni e confermi l’effettivo cessate il fuoco. «Chiediamo alle autorità di Kiev il rigoroso rispetto delle seguenti condizioni per la creazione di un corridoio umanitario: garantire il rispetto incondizionato del cessate il fuoco temporaneo entro i tempi stabiliti, di cui è necessario informare la parte russa e i rappresentanti dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e il Comitato Internazionale della Croce Rossa entro le 6:00 del 31 marzo 2022», ha affermato Mizintsev, «inoltre, Kiev deve fornire un passaggio sicuro per gli autobus di evacuazione sulla rotta concordata, in particolare tra Mariupol e Berdiansk, ha affermato. «Allo stesso tempo segnaliamo che al momento la sezione della rotta Berdiansk-Mariupol è sistematicamente attaccata dalle forze armate ucraine e dai battaglioni nazionalisti con lanciarazzi e mitragliatrici di grosso calibro», ha detto Mizintsev, che propone di condurre l’operazione umanitaria con la partecipazione diretta dell’Unchr e della Croce Rossa.
22.34 Le autorità ucraine hanno accusato di nuovo le forze russe di aver sparato bombe al fosforo nella cittadina di Marinka, nell’Ucraina orientale. «I russi hanno usato di nuovo bombe al fosforo oggi a Marinka“ (diecimila abitanti prima dell’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio), ha detto il capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavel Kyrylenko. «Una dozzina di incendi (causati da questi proiettili, ndr) sono stati localizzati e posti sotto controllo dal personale del Servizio nazionale per le situazioni di emergenza», ha proseguito Kyrylenko spiegando che «anche le città di Georgievka, Novokolinovo e Otcheretino sono state bombardate», anche se non ha fornite dettagli sulle munizioni utilizzate.
22.09 Secondo il Pentagono i russi si starebbero ritirando da Chernobyl.
21.43 La Russia ha «riposizionato» il 20% delle sue forze che erano state schierate per attaccare Kiev, il giorno dopo aver annunciato una «drastica riduzione» delle operazioni intorno alla capitale e a Chernihiv. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce del Pentagono, John Kirby, «La nostra valutazione è, come abbiamo detto ieri, che riorganizzeranno queste truppe, le riforniranno per poi usarle probabilmente altrove in Ucraina», ha spiegato Kirby, «ma non riteniamo in questa fase di aver visto la riorganizzazione andare avanti con qualche specificità».
21.22 La Russia e i suoi funzionari saranno ritenuti responsabili del rapimento di civili, inclusi sindaci e funzionari locali. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleh Nikolenko su Twitter.
«Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il suo esercito ha rapito almeno 11 sindaci e otto funzionari locali. Il rapimento di civili è una grave violazione del diritto internazionale. L’elenco dei crimini commessi dalla Russia e dai suoi funzionari è in continua espansione. Tutti saranno assicurati alla giustizia», ha detto.
20.59 La città ucraina di Dnipro è stata nuovamente colpita da un attacco missilistico russo. Lo riporta Kiev Independent precisando che non è chiaro cosa sia stato colpito. Poco prima, in un post su Facebook, il sindaco Boris Filatov aveva dato la notizia dell’attacco.
20.11 Il Presidente russo Vladimir Putin, nel corso della telefonata con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha «descritto il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli». Lo rende doto palazzo Chigi. «I due leader hanno concordato sull'opportunità di mantenersi in contatto».
19.46 «La Russia sta trasferendo parte delle sue forze militari dall’area di Kiev e Chernihiv all’Ucraina orientale». Lo ha affermato il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina, Alexei Danilov, secondo quanto riporta Ukrinform. Secondo Danilov, «i militari russi stanno andando in direzione di Kharkiv e Donetsk. Lì, il nemico sta ora rafforzando le sue truppe per cercare di aumentare la pressione sui nostri ragazzi che stanno difendendo l’Ucraina nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Lugansk».
19.36 Nel corso della telefonata con il presidente russo Vladimir Putin il presidente del consiglio Mario Draghi ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. Lo riferisce Palazzo Chigi.
19.16 Continua l’avanzata delle forze russe in Donbass. Lo riferisce il portavoce della Difesa russa, Igor Konaskenkov. In particolare, afferma Konaskenkov, l’esercito di Mosca è avanzato per otto chilometri in direzione del villaggio di Zolotaya Niva, dove sono in corso combattimenti con le forze ucraine. Le milizie filorusse del Lugansk, da parte loro, stanno continuando l’avanzata su Severodonetsk e stanno combattendo contro le forze di Kiev nel villaggio di Zhitlovka», ha aggiunto il portavoce.
18.36 Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, interpellato sulla sfiducia mostrata dagli Usa sul parziale ritiro dalle aree di Kiev e Chernihiv annunciato da Mosca, ha ribattuto che c'è spesso una discrepanza tra le parole di Washington e i successivi fatti. «Se si parla di chi mostra divergenze tra fatti e parole, non menzionerò il gran numero di casi nei quali gli Usa hanno detto una cosa e ne hanno fatto un’altra piuttosto differente», ha commentato Lavrov durante la sua missione diplomatica in Cina.
18.08 Il presidente russo, Vladimir Putin, ha informato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sull'andamento dei colloqui con Kiev, il giorno dopo il tavolo negoziale di Istanbul. Lo riferisce una nota del Cremlino.
«Su richiesta di Mario Draghi, Vladimir Putin lo ha informato sull'andamento dei colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina, la cui ultima sessione si è svolta il giorno prima a Istanbul», si legge nel comunicato.
17.27 Il «raggruppamento delle truppe russe in direzione di Kiev e Chernihiv è in corso», con l’obiettivo di «raddoppiare gli sforzi nelle aree prioritarie e principalmente per completare la liberazione del Donbass». Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass, aggiungendo che «i principali obiettivi delle forze armate a Kiev e Chernihiv sono stati raggiunti».
17.12 Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin. Il colloquio, si apprende, è durato poco meno di un’ora.
16.57 Far perdere il potere al presidente russo Vladimir Putin «non è un obiettivo del governo britannico, è importante essere molto chiari su questo punto» dopo quanto affermato al riguardo dal presidente americano Joe Biden. Lo ha detto Boris Johnson durante un’audizione in commissione al Parlamento di Londra, pur aggiungendo di ritenere «non ignobile sperare» in un epilogo del genere sullo sfondo della «barbara aggressione» di Mosca all’Ucraina. Interpellato poi sul canale di dialogo tenuto aperto con Putin da Emmanuel Macron, il premier Tory ha poi precisato di non avere nulla in contrario, a patto che Kiev lo ritenga utile.
16.11 Il Cremlino frena i possibili entusiasmi dopo il nuovo round di ieri in Turchia: niente di «promettente» né alcuna «svolta» nei colloqui russo-ucraini, è il commento all’indomani della trattativa fra le delegazioni di Mosca e Kiev
15.32 «Il referendum nazionale» sulla possibile intesa tra Ucraina e Russia «si terrà solo dopo che le truppe russe saranno tornate alle loro posizioni antecedenti al 23 febbraio». Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak incontrando in videocollegamento i media internazionali a Leopoli. «Penso che nei prossimi giorni dovremo lavorare sui singoli termini del trattato, che dovrà essere accettato da tutti, anche dagli Stati garanti», ha spiegato. Interpellato sul ruolo di Roman Abramovich, Podolyak ha sottolineato la sua “efficacia» nel moderare tra i due team di negoziatori.
14.47 «Mentre parliamo, i sindaci ucraini si battono duramente per difendere la loro gente» e "sono stati rapiti in palese disprezzo del diritto internazionale», «presi di mira perché si battono per la democrazia e per la libertà, perché hanno scelto la via europea». Così il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Apostolos Tzitzikostas, ha concluso la riunione del working group sull'Ucraina al Comitato europeo delle Regioni questa mattina.
13.56 Chernhiv è stata colpita dagli attacchi russi per tutta la notte, nonostante l'annuncio di Mosca di ridurre le operazioni militari nella città. Lo denuncia il governatore Viacheslav Chaus su Telegram, secondo quanto riportano i media internazionali. "Ci crediamo alle promesse? Certo che no", scrive Chaus, spiegando che le forze russe hanno condotto "attacchi sulla città di Nizhyn, inclusi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv".
12.58 Russia e Cina condannano le sanzioni unilaterali decise da Usa, Ue e alleati contro Mosca per la sua aggressione militare all'Ucraina, definendole "illegali e controproducenti": lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo diffusa dopo il bilaterale tra i capi delle rispettive diplomazie, Serghei Lavrov e Wang Yi tenuto a Tunxi, nella provincia di Anhui, dove la Cina ospita una due giorni di incontri dedicati all'Afghanistan. "Le parti - si legge - hanno notato la natura controproducente delle sanzioni unilaterali illegali imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti".
11.50 "Nelle prossime ore il premier Mario Draghi sentirà il presidente Putin". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Berlino.
10.55 La città di Mariupol ha denunciato l'evacuazione forzata in Russia dell'intero reparto maternità di un ospedale di Mariupol, dove un'altra struttura analoga è stata bombardata il 9 marzo. Lo scrive il sindaco della città assediata su Telegram. "Più di 70 persone, donne e personale medico del reparto maternità numero due del distretto della riva sinistra di Mariupol sono stati presi con la forza dagli occupanti", ha detto l'ufficio del sindaco.
09.40 Tre corridoi umanitari saranno aperti in Ucraina oggi: lo ha comunicato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. «Tre corridoi umanitari sono stati approvati: quelli per l’evacuazione dei residenti di Mariupol e la consegna di aiuti umanitari a Berdyansk, la consegna di aiuti umanitari e l’evacuazione da Melitopol, e un convoglio di veicoli personali per lasciare Enerhodar per Zaporizhzhya». Gli autobus per l’evacuazione e i camion che trasportano aiuti umanitari sono partiti da Zaporizhzhya, ha aggiunto, mentre i veicoli personali possono unirsi ai convogli umanitari sulla via del ritorno da Berdyansk e Melitopol.
08.56 Nella notte, ci sono stati raid aerei praticamente in tutta l’Ucraina e ci sono stati bombardamenti nel Donbass, a Chernikiv e nella regione di Khmelnytsky: lo ha reso noto un consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Vadim Denisenko. Denisenko, riferisce l’agenzia ucraina Unian, ha aggiunto che la situazione a Chernihiv è molto difficile: «Ci sono stati bombardamenti, le operazioni militari sono continuate"; così come molto difficile rimane la situazione a Mariupol. Denisenko ha detto che quasi tutta la notte nella regione di Kiev sul territorio vicino a Irpen ci sono state operazioni militari. «Pertanto, per il momento, non è possibile dire che i russi stanno riducendo l’intensità delle ostilità nelle direzioni di Kiev e Chernikiv». Secondo Kiev, alcune unità militari russe con le relative attrezzature stanno rientrando nel territorio bielorusso, ma «questo è più simile a una rotazione e a un leccarsi le ferite che a una vera sospensione delle ostilità».
07.48 Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu, l’intelligence del Paese) sta indagando sulla deportazione forzata di decine di migliaia di residenti di Mariupol in Russia da parte delle autorità di Mosca. Lo riporta la stessa agenzia su Telegram. In particolare, «nelle regioni di Donetsk e Lugansk, il Servizio di sicurezza dell’Ucraina ha registrato e avviato le indagini sulla deportazione forzata di decine di migliaia di persone da Mariupol e dai territori temporaneamente occupati del Donbass nella Federazione Russa». I russi, si spiega, “minacciando con le armi, costringono gli ucraini a salire sugli autobus, li privano dei documenti e li portano fuori dall’Ucraina».
06.55 Il ritiro delle truppe russe sarebbe stato annunciato in modo «ingannevole», secondo l’esercito ucraino, e in realtà sarebbe in atto una semplice «rotazione di singole unità» con l’obiettivo di «fuorviare la leadership militare» ucraina. Un rapporto pubblicato nella tarda serata di martedì e pubblicato dal ministero della Difesa afferma che «secondo alcune indicazioni, il nemico russo sta raggruppando le unità per concentrare i suoi sforzi principali sull’est».
Ancora bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi abbiano annunciato la riduzione delle operazioni. Esplosioni a circa 20 km dalla capitale. I russi bloccano 100 navi nel Mar Nero. Fermo l’export di grano. Secondo il Pentagono il movimento di un «piccolo numero» di forze russe dall’area di Kiev probabilmente è un «riposizionamento, non un ritiro»,”la minaccia non è finita». Zelensky rimarca: «Non ci possono essere compromessi sulla nostra integrità territoriale». Buoni i segnali dal negoziato ma «non vediamo motivi per fidarci». Trump chiede a Putin di rivelare i segreti sul figlio di Biden, Hunter. La casa Bianca: possibile incontro Biden-Putin ma dopo de-escalation. Gli Usa agli americani in Russia: «andate via, Mosca potrebbe trattenervi».
Acque agitate nella maggioranza sulle spese militari e l’ordine del giorno di Fdi che le aumenta fino al 2% del Pil. Draghi ne discute con Mattarella e sottolinea che o si mantengono gli impegni presi con la Nato oppure viene meno il patto di maggioranza. Conte replica: «Draghi avrà pure il diritto di informare il Presidente ma io non ho sollevato alcuna crisi di governo: dico solo che se dobbiamo programmare una spesa militare un partito di maggioranza può discutere i termini anche temporali». Il decreto Ucraina e il relativo ordine del giorno sarà in aula al Senato domani, giovedì, con la fiducia. Firmato il Dpcm sui profughi che fissa dal 4 marzo la decorrenza della protezione temporanea per 1 anno. –-.
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