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La ferrovia dei parchi per rilanciare il turismo siciliano: ingegnere lancia una petizione

Una petizione popolare per la realizzazione della ferrovia dei parchi natura in Sicilia. A lanciare l'iniziativa è Paolo Graziano, ingegnere di Troina, in provincia di Enna. Per aderire basta cliccare qui.

«L'obiettivo - spiega - è rilanciare, nel nostro piccolo, il turismo e l'economia dell'entroterra siciliano e di alcuni dei più bei borghi d'Italia isolati come Maniace, Cesarò, Troina e successivamente, collegabili con una seconda tratta, anche Gagliano, Cerami, Nicosia, Sperlinga, Gangi, Petralia, Geraci, Castelbuono, Pollina e Cefalù. Questa ferrovia di circa 38 km permetterà di raggiungere i parchi dei Nebrodi e delle Madonie da Catania. Il nuovo "Treno dei Normanni" unirebbe le perle turistiche ioniche di Taormina e tirreniche di Cefalù, dando nel contempo ai loro turisti la possibilità di visitare il parco dei Nebrodi». E aggiunge: «L'accoglienza e la bellezza della Sicilia sono le nostre energie rinnovabili e la nostra cultura».

Oltre ad avere un impatto turistico, la ferrovia sarebbe utile ai pendolari e potrebbe alleggerire il traffico stradale. «Seguendo le vallate più belle del versante nord-occidentale dell'Etna, il nuovo "Treno dei Normanni in Sicilia" risolverebbe il secolare problema del collegamento degli abitanti dei centri (circa 100.000) con l'area Metropolitana di Catania, che oggi hanno solo una vecchia strada provinciale spesso chiusa al traffico per cedimenti dei terreni e scarsa manutenzione. Contemporaneamente eviterebbe il grande flusso di auto private che continuano a congestionare il centro catanese».

La petizione ha già superato i primi 1.50o firmatari. «Ma dobbiamo arrivare a molti di più per avere l'attenzione della Regione Sicilia - continua Graziano -. Ai firmatari arriverà l'inedito romanzo storico contemporaneo "Andando in bicicletta a lavorare in America".

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