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Tutti i colori del vino: Sicilia protagonista della mostra di Coldiretti al Vinitaly

Sicilia protagonista della mostra dedicata ai colori del vino. L'iniziativa è promossa al Vinitaly da Coldiretti per valorizzare uno dei caratteri distintivi della produzione enologica italiana, che può contare sulla più grande varietà cromatica nei vini del mondo, dal giallo verdolino al giallo oro, dal “buccia di cipolla” al rosa chiaretto, fino al rosso mogano e al rosso aranciato. Una varietà mostrata alla fiera di Verona con la più grande esposizione dei colori del vino mai realizzata nel salone creato a Casa Coldiretti.

"È un viaggio cromatico in cui i colori della Sicilia contribuiscono alla formazione del ventaglio di produzione nazionale – sottolinea il presidente di Coldiretti Sicilia Francesco Ferreri - grazie al sapiente lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche ed irripetibili dalla vigna alla tavola. Nella kermesse le nostre aziende stanno diffondendo ancor di più gli obiettivi raggiunti non solo in termini di qualità ma anche per la salvaguardia e lo sviluppo dell’ambiente. Chi tutela un vitigno, tutela un intero territorio e mai come ora proprio la Sicilia può mostrare le caratteristiche che ne fanno una regione naturalmente vocata per le eccellenze. Nella nostra Regione – aggiunge – la vendemmia dura 4 mesi e questo attesta che la ricchezza produttiva da una parte all’altra".

La mostra sui colori del vino al Vinitaly

La mostra è un viaggio nella progressiva gradazione di colori dei grandi bianchi, rosati e rossi nazionali, con caratteristiche e consistenze curate dal lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche dalla vigna alla tavola e che sono il frutto della combinazione della più ricca varietà di cultivar e delle differenti caratteristiche pedoclimatiche del territorio lungo tutta la Penisola. Sul territorio nazionale – spiega la Coldiretti – ci sono 608 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi (quasi il doppio) a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l’Italia che vanta lungo tutta la Penisola la possibilità di offrire vini locali di altissima qualità grazie ad una tradizione millenaria.

"Il risultato è una irripetibile “tavolozza dei colori” con le diverse sfumature dell’arcobaleno che parte – spiega Coldiretti - dal Giallo scarico tendente al verdolino che caratterizza il Soave Classico Doc al giallo verdolino con riflessi dorati del Gavi Docg. Più tenue il giallo paglierino che, con diverse sfumature che vanno dal chiaro all’intenso, si trova dall’Orvieto Classico Doc al Fiano di Avellino Docg, dal Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc fino al Vermentino di Sardegna Doc. Il giallo oro o il giallo dorato brillante contraddistinguono altri bianchi importanti il Cinque Terre Doc o la Falanghina del Sannio Doc – continua Coldiretti -, mentre nella versione ambrata lo troviamo nel Passito di Pantelleria Doc, fino al giallo ramato del Marsala Doc. È un rosa tenue a distinguere il Cirò Rosato Doc, che diventa pesca nel Terre Siciliane Igt e chiaretto nel Bardolino Chiaretto Doc, mentre ricorda la buccia di cipolla il colore del Salento Negroamaro Rosato Doc".

La varietà cromatica dei vini rossi è altrettanto ampia. "Dal rosso scarico del Rossese di Dolceacqua Doc al rubino scarico del Barbaresco Docg, al rubino dai riflessi violacei della Lacrima di Morro D’Alba Doc, fino a quello dai riflessi aranciati dell’Alto Adige Sud Tirol Pinot Nero Doc - spiega Coldiretti -. Ma ci sono anche il rosso aranciato della Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc, il rosso ciliegia del Morellino di Scansano Docg, il rosso porpora del Chianti Docg, il rosso mogano del Cesanese del Piglio Docg, il rosso scuro del Montepulciano d’Abruzzo Doc, il rosso granato del Brunello di Montalcino Docg".

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