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Napoleone, 200 anni fa la morte di un leader controverso e visionario: francobollo lo celebra

Considerato ancora oggi una figura controversa, si ricorda Napoleone Bonaparte a 200 anni dalla sua morte.

Fondatore del Primo Impero francese, Bonaparte morì in esilio a Longwood, nell'isola di Sant'Elena appunto il 5 maggio del 1821. Protagonista assoluto della prima fase della storia contemporanea europea detta "età napoleonica", nelle scorse settimane Napoleone è tornato attuale per le accuse di "schiavismo" mosse nei suoi confronti dalla Fondation pour la Memoire de l'Esclavage.

Al potere dal 1799 al 1815 fino alla sconfitta a Waterloo, ancora oggi Bonaparte è ricordato come un leader visionario che pose le basi dello Stato moderno con il Codice civile del 1804.

In occasione del bicentenario della morte di Napoleone, è stato emesso oggi un francobollo italiano dedicato proprio alla figura del politico.

La vignetta del francobollo, valido per la posta ordinaria diretta in Europa, riproduce un ritratto di Napoleone (nelle vesti di Re d’Italia) dipinto da Andrea Appiani e conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano; in alto compare l’inizio (''Ei fu...'') della famosa poesia che Alessandro Manzoni scrisse all’annuncio della morte di Napoleone.

Uno dei testi contenuti nel bollettino illustrativo dell’emissione è firmato da Charles Bonaparte, presidente della Federazione Europea delle città Napoleoniche, il quale sottolinea i legami di Napoleone con la storia italiana: non solo per le origini della famiglia Bonaparte, ma anche per le campagne combattute in Italia e per la costituzione del Regno d’Italia, di cui Napoleone cinse la corona.

A sua volta Angelo Di Stasi, presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte-valori postali del Ministero dello Sviluppo economico, sottolinea in particolare le radici italiane di Napoleone per via della nascita in Corsica, allora legata alla cultura italiana:

«Per questo ci piace pensare che il francobollo emesso dallo Stato italiano nel bicentenario della scomparsa di Napoleone renda omaggio non solo al protagonista indiscusso della storia europea a cavallo tra XVIII e XIX secolo, ma anche e soprattutto ad un grande italiano».

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