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Accanto a Conti Gabriel Garko, Virginia Raffaele e Madalina Ghenea

ROMA. Tra la mora e la mora (sembra andato in pensione il tradizionale schema bi-colore), spunta il «valletto».

Carlo Conti ha sparigliato le carte per il suo secondo Sanremo, chiamando a sorpresa accanto a sè Gabriel Garko, insieme a Virginia Raffaele e Madalina Ghenea. Era dai tempi di Piero Chiambretti, edizione 1997 condotta da Mike Bongiorno - la stessa che vide ospite David Bowie e la cui clip oggi è stata proiettata in conferenza stampa per un omaggio al Duca Bianco -, che non si vedeva una presenza maschile accanto al conduttore.

«Ma in quel caso si trattava di una spalla comica, qui saremo quattro co-conduttori - tiene a precisare Conti, già riconfermato alla direzione artistica anche per l'anno prossimo - ognuno avrà il suo spazio e se necessario io farò un passo indietro».

Nella tradizionale conferenza stampa di presentazione del Festival (in programma al Teatro Ariston dal 9 al 13 febbraio), Conti ha confermato che tra gli ospiti italiani ci saranno «Laura Pausini, Eros Ramazzotti, i Pooh con Riccardo Fogli e Renato Zero. E faremo di tutto, dopo la campagna social, per avere anche Cristina D'Avena. Sugli ospiti internazionali stiamo lavorando», avverte, promettendo però «qualche bel nome musicale, con un'attenzione particolare ai brani del momento, e qualche attore/attrice con cui fare una chiacchierata come successe l'anno scorso con Charlize Theron e Will Smith». Gli annunci saranno snocciolati di settimana in settimana, fino alla partenza del festival.

«Ma dovete ricordare che Sanremo sono i 20 cantanti e le loro canzoni, il resto è contorno - sottolinea Conti -. Una bella cornice, ma sempre una cornice, per rendere più bello quello che ho già definito un mosaico con tanti colori. E la cornice sono io, questi incredibili co-conduttori che mi affiancheranno, gli ospiti italiani e internazionali. E anche persone normali: come l'anno scorso, con il pretesto che #tutticantanosanremo, saliranno sul palco rappresentanti della società civile, personaggi che potranno stupire. Racconteremo storie, evidenzieremo problemi, senza la pretesa di dare soluzioni che invece spettano alla politica».

Sulla scelta dei co-conduttori, il direttore artistico spiega: «Garko compensa la mia bruttezza maschile, Virginia porta il suo acume e la sua intelligenza nell'osservare e Madalina ci ricorda la freschezza della 'Giovinezza', riferimento puramente casuale (l'attrice romena era nel film di Paolo Sorrentino, Youth). La parola d'ordine sarà: divertirsi». I tre attori dal canto loro sono pronti a essere se stessi, senza maschere. «Il pubblico mi vedrà come sono a casa», annuncia il bel Gabriel, mentre Virginia - che già l'anno scorso annusò l'aria della Riviera con una partecipazione memorabile tra l'imitazione di Ornella Vanoni e quella di un'operatrice di call center - cerca di spiegare a tutti che sarà «la co-conduttrice. Capito? Co-conduttrice».

Per Madalina invece Sanremo è «un sogno che si avvera».

Il meccanismo del Festival (i cui costi, 16 milioni, sono in linea con quelli del 2015, con una previsione di saldo positivo di 4 milioni) ricalcherà quello dello scorso anno. L'unica variante ci sarà il venerdì, dedicato alle cover, quando verranno comunicate le ultime 5 canzoni in gara. Una, grazie al televoto, sarà ripescata per la finale di sabato. Grande spazio ai social e scenografia rinnovata, con la scalinata che rimane sempre l'incubo delle signore dai tacchi alti, e un corridoio che taglia a metà la platea. Un'attenzione particolare, dopo i fatti di Parigi, sarà posta sulla sicurezza, con l'aumento dei controlli e l'accesso all'Ariston possibile solo con biglietti nominali.

Sugli ascolti, il direttore di Rai1 Giancarlo Leone non si sbilancia troppo: «Negli ultimi dieci anni lo share ha oscillato tra il 35% e il 48%: auguro al festival 2016 di collocarsi a metà strada, intorno al 42-43%. Sarebbe un grande risultato».

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