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Roma brucia, esplosioni e una enorme nube di fumo sulla città

Non si placa l’emergenza incendi a Roma, con il quarto grande rogo in meno di un mese: stavolta le fiamme sono partite dal deposito di un’automolizione vicino al Parco di Centocelle, nella periferia est della Capitale, e hanno suscitato allarme per le esplosioni e per la densa nube di fumo che ha avvolto l’intera zona e anche i vicini palazzi, visibile da molti quartieri. Sul posto sono intervenuti un centinaio di Vigili del Fuoco e 50 mezzi, con rinforzi da tutto il Lazio e da altre cinque regioni per domare le fiamme, alimentate dal vento. In azione anche il Dragon x 6, l’automezzo idroschiuma aeroportuale che era già stato importante per domare le fiamme a Malagrotta nel grande incendio del 15 giugno.

Le autorità hanno invitato la popolazione a tenere le finestre chiuse e a usare le mascherine in strada. Due campionatori per verificare eventuali effetti sulla qualità dell’aria sono stati piazzati nell’Aeroporto militare Francesco Baracca e in una vicina sede dell’Arpa Lazio. Quattro palazzine in Via Fadda, a Torre Spaccata, sono state evacuate a scopo precauzionale. Un tratto vicino alla Casilina di Viale Palmiro Togliatti, importante arteria della zona, è stato chiuso al traffico. Il sindaco di Roma, Robertro Gualtieri, ha spiegato che non è ancora chiaro se la «sequenza impressionante» di roghi che ha investito la Capitale sia «di origine criminale o solo colposa» ma ha avvertito che «non è il momento di speculazioni politiche e di divisioni». «E’ il tempo dell’unità, della vicinanza alle romane e ai romani colpiti, e della determinazione a non farsi intimidire e ad andare avanti sulla strada della modernizzazione e del rilancio di Roma», ha aggiunto. L’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, ha spiegato che il caldo non era tale da giustificare un’autocombustione e si è sviluppato in una zona che in passato ha ospitato campi nomadi, in attesa da anni di essere bonificata. Dal Pd è arrivata la richiesta di fare «piena chiarezza» se si sia trattato di azioni dolose. Una prima informativa verrà inviata alla Procura di Roma dalle forze dell’ordine intervenute per spegnere le fiamme. I magistrati, come già accaduto per i roghi esplosi nelle scorse settimane, apriranno un fascicolo di indagine per appurare l’origine delle fiamme partite dall’area di alcuni autodemolitori.

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