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I resti dei soldati siciliani sepolti in Germania tornano ai familiari dopo oltre settant'anni

Le spoglie dei soldati Filippo Alferi e Todaro Ruggeri (nati a Motta d’Affermo), e del carabiniere Francesco Scatà (nato a Noto) dalla Germania al ritorno in Patria. Si è svolta alla caserma Ruggero Settimo dell’Esercito, a Palermo,  la cerimonia di consegna ai familiari delle tre cassette con i resti mortali, alla presenza del comandante dell’Esercito in Sicilia, generale di Divisione, Maurizio Angelo Scardino, del comandante della Legione Carabinieri Sicilia, generale di Brigata, Rosario Castello. I tre militari, caduti nella Seconda guerra mondiale, erano stati sepolti nel cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno.

Il generale Castello, nel suo intervento commemorativo, ha voluto evidenziare il sacrificio dei militari internati italiani che non aderendo alla Repubblica Sociale di Salò li “portò a lunghi mesi di prigionia in condizioni disumane. Fu una scelta consapevole, estrema e coraggiosa, di sofferenza, ma coerente con quella fatta all’atto dell’arruolamento: servire la gente e difendere la Patria sino all’estremo sacrificio della morte. L’eroismo dei Carabinieri alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione si sono concretizzati in 2.735 caduti, 6.521 feriti, oltre 5 mila deportati, con la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Arma”. Il generale Scardino ha voluto ricordare le “tre vite, tre storie, tre eroi immolatisi sotto un’unica bandiera e rientrati in Italia dopo essere rimasti lontani dalla Madrepatria per quasi 80 anni” volgendo poi un sentito ringraziamento a quanti hanno voluto unirsi intorno a Esercito, Carabinieri e familiari nell’ultimo saluto ai tre eroici soldati".
L’ultimo atto della commovente cerimonia – la consegna dei resti mortali ai parenti – è stato sottolineato dalla resa degli onori militari e accompagnato dal suono delle campane della vicina Chiesa di San Francesco di Paola. Nei rispettivi luoghi di nascita, a Motta d’Affermo e a Noto (in questo caso, all’interno della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri), saranno allestite le camere ardenti aperte alla cittadinanza, a cui seguiranno le funzioni religiose.

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