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Moby Prince: 30 anni dopo rimane il mistero, tra le 140 vittime anche sette siciliani

Trenta anni fa, il 10 aprile 1991, il traghetto "Moby Prince" entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo, ancorata nella rada di Livorno, causando la morte di 140 persone e provocando la più grave strage della Repubblica Italiana dal dopoguerra.

Tra le vittime anche il palermitano, appena diciannovenne, Nicola Falanga, membro dell’equipaggio, e altri 7 siciliani: Salvatore Ilari, Gaspare La Vespa e Rosario Romano di Trapani; Giuseppe Bommarito di Pozzallo; Salvatore Rizzo di Catania e Rosario Castorina e Giuseppe Sciacca di Riposto.

Il sindaco, Leoluca Orlando, in occasione la triste ricorrenza, ha inviato una lettera al collega di Livorno, Luca Salvetti. Si legge nel messaggio: "Mi preme in questa giornata di giusta e condivisa commemorazione far arrivare, dalla Città e dalla Città Metropolitana di Palermo, la calorosa vicinanza ai familiari tutti delle persone che persero la vita in quella tragica vicenda, ma allo stesso tempo vorrei condividere l’impegno nella promozione di iniziative volte a farne memoria".

"Un forte contributo - aggiunge Orlando - potrebbe venire dalla richiesta di apertura della nuova commissione d’inchiesta ed ancora dalla eventuale costituzione di parte civile dei vari Enti nella successiva sede processuale. Un nostro giovane concittadino, Alessandro Busciglio, studente universitario con cui sono in contatto per ogni aggiornamento, è membro attivo di alcuni Coordinamenti Nazionali. La nostra comunità è impreziosita dal suo contributo, a riprova che la memoria è patrimonio fondamentale di tutti, anche di giovani che all’epoca della tragedia non erano ancora nati, e che grazie al loro impegno non si disperderà". Lo staff del Sindaco Luca Salvetti comunica che il messaggio del Sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, verrà letto nel corso della giornata di celebrazioni commemorative prevista per domani nella Città di Livorno.

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