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Coronavirus, rallenta la pandemia in Sicilia: in una settimana 5.400 nuovi positivi. Tutti i dati

I dati della settimana che va dal 1° al 7 febbraio confermano il rallentamento della pandemia da coronavirus in Sicilia. Secondo il report dell’Ufficio Statistica del Comune di Palermo elaborato sugli indicatori territoriali relativi alla diffusione del Covid-19, rispetto alla settimana precedente sono diminuiti i nuovi positivi, gli attuali positivi, i ricoverati, le persone in isolamento domiciliare e i decessi. È però leggermente aumentato il numero dei nuovi ingressi in terapia intensiva.

In Italia, complessivamente, negli stessi sette giorni si sono registrati 83.706 nuovi positivi, il 2,9% in meno rispetto agli 86.219 della settimana precedente; nello stesso periodo in Sicilia si sono registrati 5.451 nuovi positivi, con una diminuzione del 14,2% rispetto ai 6.351 dell'ultima settimana di marzo.

A partire dal 15 gennaio i dati diffusi dalla Protezione Civile relativi al numero di tamponi effettuati comprendono anche i test antigenici rapidi. Nel corso della prima settimana di febbraio in Sicilia sono stati effettuati 3.563,7 tamponi ogni 100 mila abitanti. Il dato medio nazionale è pari a 2.815,2 tamponi ogni 100 mila abitanti. Il maggior numero di tamponi per 100 mila abitanti è stato effettuato nella P.A. di Bolzano (9754,5) e in Umbria (5749,6). Il minor numero di tamponi è stato effettuato in Calabria (973,0 ogni 100 mila abitanti) e Sardegna (1273,2).

Nella settimana dal 1° al 7 febbraio, in Sicilia si sono registrati 109,7 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti. Il valore medio nazionale è pari a 138,9. I valori più bassi si sono registrati in Valle d’Aosta (36,7), Sardegna (60,7) e Calabria (75,0), mentre i valori più elevati si sono registrati in P.A. di Bolzano (810,8), Umbria (276,4) e P.A. di Trento (254,5).

Con riferimento ai nuovi casi testati, in Sicilia la percentuale di nuovi positivi è pari al 14,1%. Il valore medio nazionale è pari al 12,0%. I valori più bassi si sono registrati in Campania (5,4%) e nel Lazio (5,8%), mentre i valori più elevati si sono registrati in P.A. di Bolzano (73,6%) e in P.A. di Trento (71,0%).

Sempre nello stesso arco di tempo preso in esame, nell'Isola si sono registrati 4,1 nuovi deceduti per 100 mila abitanti. La media nazionale è risultata pari a 4,6. Le regioni con i valori più bassi sono la Calabria (1,7), la Sardegna (2,3) e la Campania (2,3), mentre i territori con i valori più elevati sono il Friuli Venezia Giulia (13,8), l’Emilia Romagna (8,1) e il Veneto (7,1).

Il tasso di letalità (deceduti per 100 positivi) della Sicilia, calcolato con riferimento a tutti i deceduti dall’inizio dell’emergenza sanitaria, è pari a 2,6. La media nazionale è pari a 3,5; i valori più elevati si registrano in Valle d’Aosta (5,2), Lombardia (5,0) e Liguria (4,8), mentre i valori più bassi in Campania (1,7), Calabria (1,8), P.A. di Bolzano (2,0) e Umbria (2,2).

Gli attuali positivi (al netto cioè dei guariti e dei deceduti) in Sicilia sono pari a 785,1 ogni 100 mila abitanti. La media nazionale è pari a 708,8, e i territori con i valori più elevati sono la Puglia (1279,0), la Campania (1131,6) e la P.A. di Bolzano (994,0), mentre i territori con i valori più bassi sono la Valle d’Aosta (129,1), la Toscana (280,4) e il Piemonte (283,8).

In Sicilia vi sono 24,1 ricoverati (non in terapia intensiva), ogni 100 mila abitanti. Il valore medio nazionale è pari a 32. I valori più elevati si registrano in Umbria (46,7), Piemonte (46,5) e P.A. di Bolzano (45,5). I valori più bassi si registrano in Calabria (12,1), Basilicata (15,1) e Toscana (17,5).

In Sicilia vi sono 3,6 ricoverati in terapia intensiva ogni 100 mila abitanti. I valori più elevati si registrano in Umbria con 8,3 e in P.A. di Bolzano con 6,6. Il valore medio nazionale è pari a 3,5. I valori più bassi si registrano in Basilicata (0,2) e Calabria (1,4).

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