Domenica 22 Dicembre 2024

Osimhen firma lo scudetto del Napoli: per il terzo tricolore basta il pareggio a Udine

Osimhen protesta per il gol annullato
Osimhen autore del gol del pareggio
Osimhen e Bijol
La gioia di Osimhen dopo il gol
La gioia dei giocatori del Napoli
Nestorovski e Lobotka
Roberto Pereyra e Kvaratskhelia
I tifosi del Napoli al Friuli
I tifosi del Napoli al Friuli
I tifosi allo stadio Maradona di Napoli
 

Il momento è arrivato, il Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia. Il Friuli, pur se quasi tutto addobbato d’azzurro, non è il Maradona, ma va bene lo stesso, perché finalmente la vera festa per lo scudetto può cominciare. Il Napoli è dovuto arrivare fino a Udine per mettere il sigillo ad una stagione mirabolante, straordinaria, conquistando contro l’Udinese, e non senza fatica, il punto decisivo, a cinque giornate dal termine. La rete a inizio ripresa di Osimhen - e chi se no? - ha annullato quella nel primo tempo di Lovric e ha messo fine alla spasmodica attesa per l’inizio delle celebrazioni e dal Nord Est alla Campania, ma anche in tutta l’Italia dove c'è un cuore azzurro. Il fischio finale ha aperto il sipario su una notte indimenticabile, che sarà comunque il prologo di un programma di festeggiamenti che culminerà il 4 giugno, con l’ultima giornata di campionato. Dopo aver mancato il match point domenica scorsa contro la Salernitana, che avrebbe regalato alla squadra di Luciano Spalletti il primato assoluto di laurearsi campione con sei giornate d’anticipo, il Napoli ha rischiato anche alla Dacia Arena di dover rimandare ancora l’appuntamento con lo storico traguardo che si è costruito con una stagione eccezionale per qualità del gioco, continuità e furore agonistico, che non poteva non lasciare qualche strascico. Per saltare l’ultimo ostacolo, Spalletti ha messo in campo la squadra migliore possibile, considerate anche le assenze di Mario Rui e Politano, con Ndombele titolare a centrocampo al posto di Zielinski ed Elmas schierato in attacco con i fuoriclasse Osimhen e Kvaratskhelia. In un copione prevedibile, con gli azzurri in costante controllo del gioco e l’Udinese molto coperta, Osimehn è stato subito tra i più attivi, ma alla prima occasione a sbloccare il risultato sono stati i bianconeri, al 13', con Lovric lasciato libero in area di mirare e centrare la porta alla sinistra Meret. Dopo un momento di sbandamento, il Napoli si è rigettato in avanti e si è quasi procurato un rigore con Kvara per un contrasto giudicato però regolare da Abisso e dal check al Var. Sotto la spinta della stragrande maggioranza dei 25 mila tifosi, senza contare i 50 mila al Maradona, gelati dalla rete di Lovric, gli azzurri hanno ancora aumentato il possesso palla, ma senza creare vere occasioni ed è stato piuttosto Lovric a mettere ancora in difficoltà Meret con un tiro da fuori area. Nella ripresa, Spalletti ha aspettato prima di modificare qualcosa, dando fiducia ai suoi e ha avuto ragione. Al 7', in un’azione finalmente degna del miglior Napoli, i due trascinatori della squadra hanno messo insieme la rete del pareggio: un tiro di Kvaratskhelia respinto da Silvestri ha offerto l’occasione a Osimhen per la sua 22/a rete in campionato. Il gol del nigeriano ha dissipato le nubi del dubbio, della paura, facendo esplodere la Dacia Arena, e di riflesso il Maradona, in un boato continuo durato minuti, con decine di fumogeni stati accesi e centinaia di bandiere sventolanti. La partita è continuata, ma la cronaca si è fermata lì, lasciando spazio alla storia, alla gloria per il condottiero Spalletti e la sua squadra, che si affianca a leggende come il grande Torino del 1948, proprio nel giorno del ricordo della tragedia di Superga nel 1949 e la Fiorentina 1956, e poi all’Inter 2007 e alla Juventus 2019, le sole finora a vincere lo scudetto a cinque giornate dal termine. Immediata è stata l'invasione di campo, con i calciatori e il tecnico travolti da una folla festante. Da 33 anni si aspettava questo momento, anche nel nome e nel ricordo di Diego Armando Maradona.

Udinese-Napoli 1-1

RETI: pt 13' Lovric; st 7' Osimhen UDINESE (3-5-1-1): Silvestri 7; Becao 6.5, Bijol 6, Perez 6; Ehizibue 5.5 (37' st Ebosele sv), Samardzic 6 (37' st Thauvin sv), Walace 6, Lovric 7 (34' st Arslan sv), Udogie 6.5 (29' st Zeegelaar sv); Pereyra 6; Nestorovski 5.5. In panchina: Padelli, Piana, Masina, Abankwah, Buta, Semedo, Guessand. Allenatore: Sottil 6 NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6.5, Kim Min-Jae 6.5, Olivera 6; Anguissa 5.5, Lobotka 6, Ndombélé 6 (19' st Zielinski 6); Elmas 6, Osimhen 7, Kvaratskhelia 6 (41' st Lozano sv). In panchina: Gollini, Marfella, Demme, Juan Jesus, Simeone, Bereszynski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano, Raspadori. Allenatore: Spalletti 6 ARBITRO: Abisso di Palermo 6 NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Ehizibue. Angoli 2-5. Recupero 1' pt, 3' st

L'albo d'oro

Ecco l’albo d’oro del campionato italiano di Serie A 1898 Genoa 1899 Genoa 1900 Genoa 1901 Milan 1902 Genoa 1903 Genoa 1904 Genoa 1905 Juventus 1906 Milan 1907 Milan 1908 Pro Vercelli 1909 Pro Vercelli 1909-10 Ambrosiana Inter 1910-11 Pro Vercelli 1911-12 Pro Vercelli 1912-13 Pro Vercelli 1913-14 Casale 1914-15 Genoa 1919-20 Ambrosiana Inter 1920-21 Pro Vercelli 1921-22 Pro Vercelli-Novese 1922-23 Genoa 1923-24 Genoa 1924-25 Bologna 1925-26 Juventus 1926-27 Torino 1927-28 Torino 1928-29 Bologna 1929-30 Ambrosiana Inter 1930-31 Juventus 1931-32 Juventus 1932-33 Juventus 1933-34 Juventus 1934-35 Juventus 1935-36 Bologna 1936-37 Bologna 1937-38 Ambrosiana Inter 1938-39 Bologna 1939-40 Ambrosiana Inter 1940-41 Bologna 1941-42 Roma 1942-43 Torino 1945-46 Torino 1946-47 Torino 1947-48 Torino 1948-49 Torino 1949-50 Juventus 1950-51 Milan 1951-52 Juventus 1952-53 Inter 1953-54 Inter 1954-55 Milan 1955-56 Fiorentina 1956-57 Milan 1957-58 Juventus 1958-59 Milan 1959-60 Juventus 1960-61 Juventus 1961-62 Milan 1962-63 Inter 1963-64 Bologna 1964-65 Inter 1965-66 Inter 1966-67 Juventus 1967-68 Milan 1968-69 Fiorentina 1969-70 Cagliari 1970-71 Inter 1971-72 Juventus 1972-73 Juventus 1973-74 Lazio 1974-75 Juventus 1975-76 Torino 1976-77 Juventus 1977-78 Juventus 1978-79 Milan 1979-80 Inter 1980-81 Juventus 1981-82 Juventus 1982-83 Roma 1983-84 Juventus 1984-85 Verona 1985-86 Juventus 1986-87 Napoli 1987-88 Milan 1988-89 Inter 1989-90 Napoli 1990-91 Sampdoria 1991-92 Milan 1992-93 Milan 1993-94 Milan 1994-95 Juventus 1995-96 Milan 1996-97 Juventus 1997-98 Juventus 1998-99 Milan 1999-00 Lazio 2000-01 Roma 2001-02 Juventus 2002-03 Juventus 2003-04 Milan 2004-05 Non assegnato 2005-06 Inter 2006-07 Inter 2007-08 Inter 2008-09 Inter 2009-10 Inter 2010-11 Milan 2011-12 Juventus 2012-13 Juventus 2013-14 Juventus 2014-15 Juventus 2015-16 Juventus 2016-17 Juventus 2017-18 Juventus 2018-19 Juventus 2019-20 Juventus 2020-21 Inter 2021-22 Milan 2022-23 Napoli

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