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Gerard Piqué lascia il Barcellona e forse anche il calcio

Gerard Piqué dice basta: con il Barcellona e, forse, anche con il calcio. Le sue parole, affidate a un video pubblicato sottoforma di tweet sul proprio account ufficiale, non lasciano spazio a dubbi. «Ho deciso che è ora di chiudere il cerchio. Ho sempre detto che, dopo il Barcellona, non ci sarebbero state altre squadre e così sarà», le parole di Piqué su Twitter.

Insomma, addio al Barca con effetto immediato del centrale difensivo spagnolo, che oggi ha 35 anni e che in carriera ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Ultimamente le sue prestazioni avevano lasciato a desiderare (e non poco), al punto che l’allenatore Xavi - suo ex compagno di tante battaglie concluse trionfalmente - lo ha relegato in panchina come riserva fissa. L’ultima partita di Pique al Camp Nou, ammesso che giochi, è in programma contro l’Almeria sabato sera, con inizio alle ore 21. Tuttavia, il match del 5 novembre potrebbe non essere l’ultimo, perché in Spagna è sempre in piedi l’ipotesi che Piqué, campione del mondo in Sudafrica nel 2010, nonché doppio campione d’Europa (2008 e 2012), possa vestire la maglia di una squadra di sua proprietà, l’Andorra, che milita nel campionato Segunda Division. Il quotidiano Sport, in ogni caso, per l’ultima di Piqué, dà appuntamento nella Regione della Navarra, a Pamplona, dove martedì 8 alle ore 21,30 i blaugrana affronteranno la formazione locale dell’Osasuna.

Protagonista delle cronache rosa, per la lunga relazione con la cantante Shakira, duranta oltre 10 anni e dalla quale sono nati due figli, Piqué, adesso è legato sentimentalmente a Clara Marti, studentessa di 23 anni. Le sue notti brave hanno animano il gossip a Barcellona, le intercettazioni fra lui e Rubiales hanno invece portato a un’indagine della Procura. E c’è chi dice che Xavi gli abbia fatto pagare alcuni peccati tutt’altro che veniali. Anche gli affari non sono andati bene: Piqué, tramite la Kosmos, un’azienda di sua proprietà, ha acquistato i diritti e il format della Coppa Davis, decidendo per qualche cambiamento all’antico torneo. Le mutazioni, però, non sono state apprezzare e la Davis è divenuta un flop, criticata pure da Sua Maestà Roger Federer, che l’ha definita ‘Coppa Piqué’.

Il nuovo decalogo comportamentale di Xavi nello spogliatoio del Barcellona strideva con le esigenze imprenditoriali dell’ex capitano dei blaugrana che, preso com’è da tutt’altre faccende, ha probabilmente preferito abdicare. Il tempo dirà se dal calcio o ‘solò dal Barca. Resterà nella storia anche per le sue durissime e continue prese di posizione a favore dei separatisti catalani.

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