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Spalletti contro il pubblico di Firenze: «Maleducati professionisti che offendono»

«Lasciamo stare»: Luciano Spalletti è una furia con il pubblico di Firenze. Sì, della «sua» Firenze, lui che è di Certaldo, a una cinquantina di chilometri dal capoluogo toscano, dove ieri sera ha giocato il «suo» Napoli. «Ogni volta che si gioca qui, accade lo stesso. Il pubblico di Firenze è di una maleducazione incredibile», sbotta Spalletti a fine partita, dopo uno 0-0 senza particolari tensini fra le squadre. «Hanno dei bambini vicino - continua Spalletti, parlando dei tifosi fiorentini - e continuano a insultare. Mi dicono “tua mamma, tua mamma”. Dietro la panchina ci sono sempre dei maleducati professionisti, sempre pronti a offendere».

Un duro sfogo contro il pubblico del Franchi quello dell’allenatore del Napoli. «Dietro la nostra panchina si è offeso dal primo all’ultimo minuto».
Poi c’è spazio anche per un commento sulla gara: «Da Firenze - dice Spalletti - porto via un punto difficile, meritato. Una partita complicata perché ci siamo affrontate a viso aperto, con occasioni da entrambe le parti. La nostra difesa ha dovuto lavorare spesso in inferiorità numerica su palle perse a centrocampo che potevano essere complicate, allo stesso tempo Gollini è stato bravo in un paio di interventi. E quella di Lozano era una palla troppo facile per buttarla fuori. Loro vengono a prenderti a uomo contro uomo. Noi siamo stati poco bravi nelle scelte da dietro, per trovare il passaggio più morbido per facilitare quelli davanti. Abbiamo perso tanti duelli, siamo stati morbidi». Gli chiedono della gara di Osimhen. «Di palle lunghe - risponde l’allenatore - ne abbiamo fatte tantissime. Lui non riesce a gestire la palla addosso, non sa trovare lo spazio nell’uno contro uno». E sulla gara di Kvaratskhelia: «Ha giocato al suo livello, si è intestardito nel portare palla. Ha subito un po’ di fisicità, ma ha messo una palla che non si può sbagliare».

L’allenatore della Fiorentina è soddisfatto del pari. «In una stagione - dice Vincenzo Italiano - si va a periodi. Adesso stiamo cercando di dare più compattezza, cercando di subire meno gol. Certo dobbiamo essere più concreti e incisivi, abbiamo avuto occasioni in cui se eravamo più lucidi potevamo far gol. È stata una partita bellissima contro uno squadrone, sono felice dei ragazzi. Abbiamo la nostra identità, creiamo e concediamo poco. Però dobbiamo iniziare a far gol, sono tre partite che non segniamo. Non voglio innamorarmi degli 0-0 (ride), ma sono felicissimo di ciò che mi hanno fatto vedere i ragazzi».

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