Dopo la cancellazione della prevista grande marcia per il clima a causa dello stato di emergenza imposto in Francia dopo il 13 novembre ambientalisti e attivisti stanno allineando le loro scarpe per le vie di Parigi mettendo comunque così in scena una marcia simbolica per chiedere ai leader mondiali un cambiamento sul fronte delle politiche per il clima. Tra le scarpe allineate anche quelle di Papa Francesco e del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon.
A proporre l'iniziativa di riempire place de la Republique di scarpe è stata l'associazione Avaaz, che sui social network invita a "prendere un paio di scarpe, scriverci su il proprio nome, disegnarci e inserire un messaggio di speranza per il futuro".
Ci sono scarpe di bambini, scarpe piene di fiori, altre decorate o piene di scritte. Ma anche calzature di VIP. A parte quelle attribuite al Pontefice, ci sarebbero le scarpe da jogging del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, gli stivaletti dell'attrice Marion Cotillard e i tacchi a spillo della stilista Vivienne Westwood.
Ha preso il via a Aukland, in Nuova Zelanda, con una spettacolare Haka di massa, la tradizionale danza maori, la Marcia globale per il clima in occasione dell'apertura, domani, della Conferenza Onu sul clima.
Da San Paolo a Nuova Delhi, da Roma a Kampala, passando per Melbourne, Ottawa e Tokyo, oltre 150 nazioni con più di 2.000 eventi lanceranno un appello ai grandi della Terra sulla necessità di raggiungere un accordo ambizioso per tagliare i gas a effetto serra, in grado di assicurare un futuro giusto e sostenibile per tutto il Pianeta. Scenderanno in strada cittadini, attivisti, politici, organizzazioni e vip, da Vivienne Westwood a Emma Thompson a Charlotte Church. Grande assente sarà proprio Parigi.
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