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La scuola si fa laboratorio, e la sfida parte da Catania

PALERMO. La robotica siciliana lancia la sfida al resto d'Italia. Gli atenei dell'Isola sono all'avanguardia, ma le attenzioni dei docenti partono dagli istituti tecnici, come la scuola Archimede di Catania che ha attivato un programma complesso grazie ai contributi europei già assegnati dei fondi Fers che consentirà al plesso scolastico la costituzione di un reparto di robotica dotato di frese computerizzate, saldatrici e stampanti 3D.
Il professor Domenico Ardito è il referente per le attività di robotica dell'istituto tecnico Archimede: «In collaborazione con i docenti Barbagallo, La Rocca, Mangano e Privitera prevediamo l'attivazione di un vero e proprio Fab Lab all'interno della scuola. Ci siamo già interfacciati con diverse realtà istituzionali come l'Università di Catania e l'istituto di fisica nucleare». Attivate anche collaborazioni con la Behaviour Labs di Catania, azienda che si occupa di robotica sociale, per migliorare le capacità di interazione con il robot Nao nelle terapie di controllo dell'autismo. «Il nostro istituto - continua Ardito - ha vinto il campionato mondiale Robocup nella categoria cospace dance, che consiste nel far ballare in sincronia robot reali e robot virtuali. Un evento ludico che permette agli studenti di avvicinarsi all'automazione con un coinvolgimento emotivo molto forte che li porterà sulla strada della ricerca, partendo dalla passione».

O. ES.

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