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Cani abbandonati in estate In Sicilia boom di segnalazioni

Dall’1 al 15 agosto registrato un incremento del 40 % rispetto al periodo precedente. L’Isola maglia nera assieme a Puglia, Campania, Lazio e Calabria

PALERMO. Abbandoni in crescita: dall'1 al 15 agosto è stato avvistato almeno il 40 per cento in più di cani randagi rispetto al periodo pre-estivo. La Sicilia è una delle regioni che conta il maggior numero di segnalazioni; Palermo, dopo Bari, è la città con il più alto numero di cani vaganti per le strade durante il periodo di Ferragosto. Motivo principale dell'abbandono: non le vacanze, ma la difficoltà di mantenere e curare il proprio amico a quattro zampe.
Anche in estate, insomma, il fenomeno del randagismo non si placa, anzi è in forte aumento. Secondo l'Aidaa, associazione italiana difesa animali e ambiente, i cani randagi o abbandonati sono di più: almeno il 40 per cento in più nelle prime due settimane d'agosto. Sono infatti 1912 le segnalazioni arrivate al servizio «Telefono Amico» dell'associazione, attivo tutto l'anno, ma soprattutto nei periodi festivi. Tra gli avvistamenti denunciati dai cittadini, la Sicilia è una delle regioni dalle quali sono stati registrati parecchi cani randagi: 342 in totale e quasi il 50 per cento si trovano a Palermo. Dalla città alla provincia, dal primo agosto sono stati segnalati 112 randagi. Dopo il capoluogo seguono Messina, da cui sono pervenute 102 segnalazioni, Catania con 65 e, infine, Enna con 44. Meno di una ventina quelle registrate nelle altre province siciliane. A confermare l'aumento notevole degli abbandoni sono anche animalisti e volontari che si occupano dei randagi in città e in canile: «Un aumento notevole», dice Giusi Caldo, una delle volontarie che opera al canile. Secondo quanto raccolto nel registro degli ingressi del canile municipale di Palermo, dall'1 al 15 agosto sono stati sterilizzati e microchippati circa 60 nuovi randagi, praticamente la media di 4 al giorno. «E la maggior parte - chiarisce Alessandra Musso, della Lida Palermo - sono cani anziani e ammalati, alcuni anche di razza». Se sino a qualche anno fa, gli abbandoni d'estate avvenivano perché non si sapeva a chi lasciare il cane per andare in vacanza, oggi il problema «è che non tutte le famiglie riescono a pagare le cure per i loro animali». «Tra chi segnala cani vaganti, ci sono adesso anche i turisti - conclude Giusi Caldo - tramite la pagina facebook del canile, chiamano noi volontari per avvisare la presenza di randagi per strada». I numeri siciliani, insomma, sono davvero molto alti, se si paragonano alle medie degli avvistamenti segnalati nelle città del resto d'Italia, di circa una decina per ciascuna provincia: «Al Nord - fa sapere Lorenzo Croce, presidente di Aidaa nazionale - le segnalazioni sono pervenute da Parma con 11 avvistamenti, Torino con 6, Aosta 5 e Milano, appena 3. A livello regionale - sottolinea Croce - i numeri maggiori appartengono come al solito a Puglia, Campania, Calabria, Lazio e Sicilia».
Secondo l'Aidaa, si è avuta dall'1 al 15 agosto una media di circa 128 telefonate al giorno, con un incremento di circa il 40 per cento rispetto al dato relativo allo stesso periodo del 2012, quando le segnalazioni furono 1.148. «Gli abbandoni, per fortuna, risultano essere gradualmente diminuiti - chiarisce Croce - ed è anche aumentata la sensibilità dei cittadini. Ciò che manca in alcune zone d'Italia è un serio piano delle amministrazioni contro il randagismo: le sterilizzazioni sono il primo passo. Senza quelle, i randagi aumenteranno comunque, al di là degli abbandoni». 

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