Jannik Sinner è diventato il primo italiano a vincere le Atp Finals, il torneo che mette di fronte gli otto migliori tennisti dell’anno. A Torino l’azzurro ha stabilito altri due record: è il primo giocatore nato negli anni 2000 (è del 2001) a vincere le Finals e il primo a farlo senza perdere un set dal 1986, quando vi riuscì Ivan Lendl. Inoltre è solo il secondo a trionfare giocando in casa dopo Andy Murray nel 2016. Il primatista delle Atp Finals resta Novak Djokovic a quota sette, seguito da Federer (6), Sampras e Lendl «Tutto fantastico - ha detto Sinner al termine della finale -. È stata un’ottima settimana. È qualcosa di speciale vincere in casa davanti al proprio pubblico, che è veramente incredibile. Sono contento di come ho gestito tutto e felice di condividere questo successo con i tifosi italiani». Le reazioni non si sono fatte attende a cominciare dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ringraziato sui social il tennista italiano numero uno al mondo: «Complimenti a Jannik Sinner che, con la vittoria alle ATP Finals di Torino e concludendo la stagione al primo posto in classifica, scrive un’altra pagina storica per il tennis italiano. Un trionfo che premia talento, dedizione e passione. Grazie!». «Semplicemente perfetto! Semplicemente... Jannik Sinner!», ha commentato invece il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, mentre per il presidente della Camera Lorenzo Fontana Sinner «ha scritto una nuova pagina della storia del tennis mondiale». «Un grande torneo, un grande vincitore. Siamo orgogliosi del numero uno al mondo, un ragazzo che da tempo ha conquistato il cuore dei tifosi» è invece il commento del presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatsche, presente sulla tribuna delle autorità all’Inalpi Arena del capoluogo piemontese su invito del governatore della Regione Piemonte Alberto Ciro. Assieme a Kompatscher anche l’assessore provinciale altoatesino allo sport, Peter Brunner che ha sottolineato come Sinner sia «un grande modello, che va ben oltre il mondo dello sport».