«Sono andato più volte nella stessa buca che ieri, quando l’ho presa per la prima volta, mi ha fatto uscire. La domenica, in realtà, non è un nostro problema perché senza le sprint sarei nella stessa posizione di Martin. Il sabato faccio fatica ad avere la stessa competitività. Certo che vincere 10 gare in una stagione è qualcosa di incredibile - conferma Davide Tardozzi, team manager Ducati -. La gara di oggi, con 11 sorpassi in due giri, è stato uno spot per la MotoGP e noi stiamo lavorando per la Sprint perché, come bilanciamento della moto, la domenica Pecco si trova meglio».
Il dominio della Ducati viene completato da Bastianini, terzo, ed Alex Marquez quarto: «Non sono contento di come stanno andando le cose - ha affermato Bastianini - perché sembrava guidassi sulle uova. Venerdì siamo partiti alla grande poi in ogni sessione andavamo sempre più piano e non so il perché».
Il pilota romagnolo si giocherà il platonico terzo posto al mondiale con Marc Marquez e lo farà a Barcellona e non a Valencia che è ancora alle prese con acqua, fango ed una devastazione generale.
di Italo Presti.
Bagnaia vince, Martin, secondo, è il più soddisfatto. Gran Premio di Sepang che si chiude con verità incontrovertibili. In primis Pecco non si arrende, non molla un centimetro e rinvia a Barcellona l’ultimo atto di un campionato straordinario per intensità e fattori tecnici. I due sono stati protagonisti di una battaglia senza esclusione di colpi e, dopo una bandiera rossa che ha estromesso Miller e Binder dalla corsa, hanno entusiasmato il pubblico con una serie di sorpassi e controsorpassi, ben 11 in 2 giri, che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso. Poi Martin si è defilato contando su una gomma che, alla fine, poteva pendere dalla sua parte.
Così mentre Bagnaia volava verso il traguardo, a 4 giri dalla fine, lo spagnolo rosicchiava svantaggio, inizialmente di quasi 2 secondi, fino ad arrivare a 6 decimi dal campione del mondo. “Poi ho pensato a non cadere” ha candidamente ammesso Martin che si è accontentato del secondo posto. Alla fine Pecco vince e riduce il divario a 24 punti rispetto all’avversario che, se vince la Sprint a Barcellona, vincerà il mondiale.
«A Valencia non si doveva correre, penso che bisognerà dare una mano, non so se al circuito o alla popolazione, perché alla fine non gira tutto intorno al Motomondiale e chi ha la possibilità di fare qualcosa faccia qualcosa” ha concluso Bagnaia da campione del mondo qual è. In Moto2 terzo successo stagionale per Celestino Vietti, mentre in Moto3 tredicesima vittoria per il neocampione del mondo, il colombiano David Alonso. Già, le sprint, il punto debole di Bagnaia. «Senza le sprint avrei io 24 punti di vantaggio su di lui” spiega Pecco il quale ha collezionato la 28^ vittoria in top class, la 10^ vittoria in stagione, prerogativa centrata solo dai big del motociclismo mondiale, contro i 3 successi di Martin il quale, però, ha raggranellato 48 punti in più nelle gare del sabato».
«È difficile battere Pecco quando è in queste condizioni. Devo ringraziarlo perché è un avversario duro ma rispettoso e sono privilegiato a lottare con un campione come lui che, essendo così forte, rende ancor più bello il campionato mondiale e la mia vittoria» ha affermato Marquez. Bagnaia, invece, l'ha presa con filosofia.
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