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Vince il doppio Bolelli-Vavassori: l’Italia in Davis supera anche il Belgio

Italian double tennis team Simone Bolelli and Andrea Vavassori in action against Brasilian double tennis team Rafael Matos and Marcelo Melo during the match of Davis Cup Final Group Stage at Unipol Arena in Casalecchio (Bologna) Italy, 11 September 2024. ANSA /ELISABETTA BARACCHI

Il discorso per la qualificazione alla Final 8 di Coppa Davis di Malaga è rimandato a domenica quando l’Italia (campione in carica), affronterà l’Olanda nell’ultima giornata del Girone A delle Davis Cup Finals di Bologna. Gli azzurri battono il Belgio 2-1 grazie alle vittorie di Matteo Berrettini, seppur in rimonta, contro il 19enne Alexander Blockx ed a quella del doppio Simone Bolelli-Andrea Vavassoni che superano in due set 7-6 7-5 Sander Gill e Joran Vliegen., dopo la doccia fredda per la sconfitta di Flavio Cobolli, all’esordio in Davis, contro Zizou Berg. Il primo punto di giornata è dell’Italia che nel primo singolare, quello dei numeri due dei rispettivi team, vede il successo, in rimonta, di Matteo Berrettini, n.43 ATP che supera 3-6 6-2 7-5, in un’ora e 58 minuti di partita, Alexander Blockx, n.253, al debutto assoluto in Davis. «Se non fosse stato un match di Davis non sarebbe finita così», il commento a caldo del 28enne romano che ha sofferto non poco contro il diciannovenne belga, al debutto assoluto.

Offrire il «battesimo del fuoco» a giovani rampanti sembra essere diventato il leit motiv di Berrettini a Bologna. Mercoledì Fonseca: oggi Blockx. Ma se con il brasiliano era solo andato vicino a perdere un set, con il belga ha rischiato qualcosina di più. Inizia baldanzoso il campione junior del singolare all’Australian Open 2023 (e finalista in doppio nello stesso torneo) e il belga incamera il primo parziale per 6-3. Berrettini ha poi alzato il livello nel secondo e nel terzo set. A un passo dal tiebreak sono stati fatali per il belga tre errori consecutivi di dritto.

«Non sapevo cosa aspettarmi - le parole di Berrettini al termine del match a Sky - Non sono entrato con la stessa energia dell’altro giorno, ma ho cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Oggi non ho giocato la mia miglior partita, ma in Davis quello che conta è portare a casa il risultato e sono orgoglioso. Posso giocare e sentirmi meglio, ma l’obiettivo era la vittoria. Senza l’energia del pubblico e dei miei compagni probabilmente avrei perso la partita. La Davis è speciale. Ogni volta che vengo qui mi emoziono come la prima volta».

È invece amaro l’esordio in Coppa Davis per Flavio Cobolli. Il romano perde in tre set contro Zizou Bergs: 6-3, 6-7, 6-0 in poco meno di 2 ore e mezza di gioco. Una battaglia fisica e di nervi, vinta alla distanza dal tennista belga che è riuscito a girare l’inerzia del match a favore grazie al break nel secondo gioco del terzo set. Non è bastata una prova di cuore per Cobolli, al debutto assoluto nella competizione. «Sono fiero del mio atteggiamento. Nel terzo set, quando ho subito il break ho iniziato a pensare troppo» ha detto poi Cobolli in conferenza stampa. «Nel primo set ho preso break da 40-15, l’inerzia del set è cambiata, ho messo poche prime. Ho reagito bene nel secondo. Non mi aspettavo di perdere 6-0 il terzo set. E’ sempre la mia prima partita in Davis e questo conta - ha aggiunto -. Alla fine dopo il break nel terzo ho perso lucidità mentale e brillantezza fisica. Devo comunque essere orgoglioso della partita che ho fatto e di come ho gestito le emozioni». Cobolli ha poi ringraziato Berrettini per i suoi continui incoraggiamenti. «Matteo è un pò il leader di questa squadra - ha concluso -, i miei occhi andavano spesso su di lui. Mi ha aiutato molto e aiuterà tutti noi per riuscire a gestire questi momenti».

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