Sfuma anche il sogno della terza medaglia olimpica consecutiva per Odette Giuffrida che, dopo l’argento di Rio 2016 e il bronzo di Tokyo di tre anni fa, ha chiuso al quarto posto nei Giochi di Parigi 2024.
La judoka romana, campionessa del mondo in carica, è uscita sconfitta dalle semifinali e dalla finalina per il terzo posto nel medesimo modo: tripla sanzione (shido) e ko a tavolino. Decisioni molto dubbie, quelle dell’arbitro Ioana Babiuc, che ha diretto, inusualmente, entrambe le sfide, che non sono andate a genio alla Nazionale italiana e alla stessa Giuffrida.
Nella finale per il bronzo dopo un golden score di oltre quattro minuti, è arrivata la terza sanzione (shido) che ha comportato la sconfitta a tavolino. Il pubblico non ha gradito la decisione che ha scontentato tutti ma il risultato è inappellabile: Giuffrida quarta, bronzo alla brasiliana Larissa Pimenta.
«Nella finale l’ultimo shido era dubbio, con questo arbitro un giorno prenderò un caffè e le chiederò che problemi ha con me: è una cosa che va avanti da tanto. Non ha molta simpatia per me», ha detto Giuffrida nella zona mista della Champ-de-Mars Arena di Parigi dopo essere stata sconfitta nella finale olimpica di judo per il terzo posto della categoria fino a 52 chili. «Non so cosa dire, ho dato tutto, sicuramente il Signore vuole mostrarmi qualcosa, mi dispiace perché ci credevo - ha concluso la judoka romana -. Non mi piace dare la colpa agli arbitri, ma meritavo di più».
Perplesso, a dir poco, anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Onestamente dire che fa riflettere è poco – è il suo commento sull'arbitraggio -. La cosa che ci ha sorpreso è che lo stesso arbitro della semifinale che ha perso lo hanno rimandato per la finale per il terzo posto».
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