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Sinner stravince il derby italiano a Madrid, infinito Nadal

Il campione altoatesino piega Sonego, Arnaldi cede a Medvedev. Il maiorchino, ex numero 1, si prende la rivincita su de Minaur

Sinner piega Sonego

Dominio assoluto dall’inizio alla fine in un match a senso unico. All’esordio nel Masters 1000 di Madrid Jannik Sinner stravince il derby italiano con Lorenzo Sonego e vola al terzo turno nel torneo che si disputa sulla terra battuta della «Caja Magica» della capitale spagnola. Il 22enne di Sesto Pusteria, n.2 del ranking e primo favorito del seeding, si aggiudica il match con un eloquente 6-0 6-2, in appena un’ora e otto minuti di partita contro il compagno di squadra azzurro n.52 Atp, che al primo turno aveva rovinato la festa per il millesimo match al francese Gasquet, n.116 del ranking, promosso dalle qualificazioni.

Continua la sua corsa l’idolo di casa ed ex n.1 del mondo Rafa Nadal: un successo che allunga la carriera per l’infinito Nadal e che sa di vendetta sul n.11 al mondo Alex de Minaur in due set con il punteggio di 7-6, 6-3. L’australiano aveva fermato la corsa di Rafa al rientro al torneo di Barcellona. Per Sinner si è trattato del tredicesimo derby tricolore vinto sui 13 giocati, nei quali ha perso in tutto tre set (uno proprio contro Sonny). L’altoatesino incamera così la 26esima vittoria in stagione contro appena 2 sconfitte (in semifinale ad Indian Wells contro Alcaraz ed in semifinale a Montecarlo contro Tsitsipas: entrambi hanno poi vinto il torneo).

«Giocare contro di lui non è semplice, sono stato bravo a mettere da parte l’amicizia - le parole di Jannik dopo la vittoria nel derby con Sonego seguita da un lungo abbraccio tra i due - Gli auguro il meglio, sta passando un momento diverso della sua carriera». Oggi Sinner sa di poter contendere a Novak Djokovic il posto di numero 1 del mondo, ma il suo rapporto con i tifosi, racconta, è sempre lo stesso. «Non sono cambiato per via del successo. Non credo a queste cose, quello che sei come persona è molto più importante di tutto il resto e cerco sempre di circondarmi di persone che mi danno qualcosa di positivo - ha detto l’altoatesino- Certamente sogno in grande, di vincere quanti più titoli possibile. Lavoro duro ogni giorno per diventare sempre un giocatore migliore, che è l’obiettivo principale». Un grande Sinner che si era confidato anche in una lunga intervista al Financial Times: «Sono in una posizione diversa rispetto a un anno fa, nella mia mente so che posso fare certe cose. Ci ho sempre creduto, ma un conto è esserne convinti e un altro è sapere che puoi farle. E’ eccitante». Niente da fare per l’altro azzurro Matteo Arnaldi: il sanremese, n.36 del mondo, spaventa Medvedev (n.4) con un primo set praticamente perfetto, ma deve arrendersi al ritorno del russo che vola al terzo turno del Masters 1000 di Madrid: 2-6, 6-4, 6-4 i parziali. E sicuramente sorride Nadal, che viaggia sempre sul filo dell’addio definitivo al tennis, tra ritorni e cadute. «E’ stata una buona partita - ha detto infatti il maiorchino, senza eccessive illusioni - ma non sono tornato quello di un tempo. Sono super contento ma non è ancora abbastanza. Per me negli ultimi 2 anni è stato problematico giocare a tennis. Non so quanto potrò andare lontano in questo torneo. Giocherò partita dopo partita, giorno per giorno».

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