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Sinner batte anche Rune e le sue proteste, semifinale e seconda posizione blindata

A Montecarlo l’altoatesino soffre, ma vince in tre set. Ora c’è Tsitsipas

Jannik Sinner diventa l’unico giocatore capace di arrivare in semifinale in tutti i primi tre Masters 1000 della stagione. Dopo Indian Wells e Miami, arriva anche a Montecarlo, battendo Holger Rune dopo una partita con coda polemica per una protesta del danese a causa di un warning per time-violation, mentre il clima sulle tribune si infiammava con il pubblico a inneggiare a Sinner. L’azzurro chiude 6-4 6-7 (6) 6-3, infila la nona vittoria di fila, festeggia l’ottava semifinale in un Masters 1000 e resta matematicamente numero 2 del mondo mentre il danese esce tra i fischi. Domani (13 aprile), in semifinale, l’altoatesino affronterà Stefanos Tsitsipas, numero 12 Atp.

«Giocare contro Rune - le parole di Sinner - è sempre difficile, soprattutto in questo tipo di occasioni. Oggi ho alzato il livello, ci sono stati più scambi. È stato un match più fisico. Ho provato sensazioni migliori, sono fiducioso per la partita di domani contro Tsitsipas. Sta giocando bene. Vediamo come andrà. Quando Rune ha protestato, ho cercato di pensare a me stesso. Non c’è niente di sbagliato, puoi creare un po’ di caos. l’ho imparato a mie spese l’anno scorso. Gestire questi momenti fa parte del processo di apprendimento».

Sinner infila nel principato di Monaco la 25ma vittoria in 26 partite nel 2024, confermando di essere il tennista più in forma di questo inizio di stagione. Rune ci prova a far qualcosa di speciale, anche solo per restare in partita. Ci riesce a tratti, allunga al terzo, ma non gli basta. Sono suoi gli errori che di fatto indirizzano il terzo set. La differenza spiega perché a un anno di distanza dalla semifinale 2023 Rune sia ancora alla ricerca di se stesso e della via per concretizzare il fuoco che gli brucia dentro, e Sinner fa ragionare di quando diventerà il primo italiano numero 1 del mondo.

Sinner ha vinto con calma il primo set, facendo il break per condurre 3-2. Per due volte nel secondo set ha condotto 40-0 sul servizio di Rune. Ma per due volte ha lasciato che il danese mettesse insieme cinque punti per tenere il suo gioco di servizio. La partita resta in equilibrio, almeno fino alla protesta di Rune, che si siede sulla panchina a game in corso (5-5 0-30), contesta una decisione, provoca il pubblico e fa scendere il supervisor Cedric Mourier. A quel punto si palesa nella maniera più netta quanto il pubblico presente sia pro-Sinner. Dopo qualche minuto di discussione, Rune ha ripreso a giocare e si è spinto fino al tie-break.

Nel terzo è tutta un’altra partita. Rune, che in un contesto ostile ma vibrante si trova bene, ha la chance del sorpasso, ha sul rovescio l’occasione di prendersi il break del 3-2, ma la palla corta si rivela una soluzione azzardata, un colpo a sorpresa non riuscito. Sinner, che la sera torna a dormire a casa, in questa partita gioca in trasferta, alle condizioni del danese. E la lotta si fa scivolosa e profonda. Tuttavia, Rune non coglie questo vantaggio, anzi commette doppio fallo sulla palla break che manda Sinner a servire per il match. È l’inizio della fine. È il preludio della festa di Sinner.

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