Lunedì 23 Dicembre 2024

Sci, anche nei superG l’Italia brilla: conquistati tre podi

Marta Bassino

Anche nei superG l’Italia brilla ovunque collezionando tre podi importanti dalla svizzera Crans Montana alla norvegese Kvitfjell. Le più brave - come succede da tempo - sono state le ragazze della valanga rosa con Federica Brignone seconda in 1'16"56 e Marta Bassino terza in 1'16"65 sulla amatissima pista di Mont Lachaux dove del resto le due campionesse erano reduci della doppietta in discesa. Tra gli azzurri ci pensa Dominik Paris a tenere alto l’onore, terzo sulle umide nevi di Kvitfiell. Per Brignone, beffata di un soffio, questo è il podio numero 65 della sua strepitosa carriera mentre per Bassino è il numero 30. Per Dominik è invece il nunero 48. A Crans ha vinto in 1'16"52, e dunque con soli quattro centesimi di vantaggio su Brignone pari a 102 centimetri, l’austriaca Stephanie Venier, al terzo successo in carriera e secondo stagionale dopo la vittoria in discesa a Cortina. In classifica per L’Italia ci sono anche Laura Pirovano undicesima, Roberta Melesi tredicesima. Soddisfatte le azzurre dopo la positiva trasferta di Crans. «È stato davvero un bel week-end - ha detto Brignone -, anche se mi spiace perché subito dopo la stradina sono andata un pò lunga e ho dovuto calcare troppo e ho perso tanto tempo per il piano. Poi ho fatto un’ottima parte finale, ma Venier ha fatto una parte centrale eccellente ed è finita davanti. Mi brucia un pò perché spesso sono dietro per pochi centesimi, ma è così. Le prossime gare in Italia saranno in Trentino al Passo e lì spero di poter tirare a tutta dall’inizio alla fine. Voglio fare delle belle gare». «Un week-end super - le parole di Bassino - e sono contenta di tutto. Oggi (18 febbraio) era veramente difficile, la neve era pappa e non aveva consistenza. Ho sbagliato all’ingresso del piano e ho perso velocità ma sono rimasta concentrata. Per me c’è’ stato un progresso continuo ed ora è arrivata maggiore consapevolezza. tutto funziona meglio. Queste gare mi hanno dato fiducia e continuerò su questa strada». A Kvitfijell invece è arrivato un podio in superG anche per Paris, terzo in 1.09.42 ex aequo addirittura con lo svizzero Marco Odermatt. Ha vinto - diciottesimo successo in carriera e sesto stagionale - l’austriaco Vincent Kriechmayr in 1'09"23 davanti al canadese Jeffrey Read in 1'09"40. «Cercavo da tempo questo risultato e questa mia sciata in superG», ha detto un Paris in realtà soddisfatto solo a metà: “Ho sbagliato in fondo», dove Kriechmay è stato un fulmine e «sbagliare non si deve quando vuoi vincere». Per l’Italia - su un tracciato accorciato per problemi di visibilità in quota e complicato solo un pò sulle curve del tratto centrale - con una prestazione di squadra davvero buona ci sono poi un sorprendente Pietro Zazzi che con il pettorale 50 è arrivato a sorpresa ottimo sesto  in 1'09"54 ed aequo con il solido Guglielmo Bosca. E poi e Mattia Casse decismo in 1'09"64 mentre c’è stata ancora una gara coraggiosa del veterano Christof Innerhofer 19/o in 1'09"89. Con una sola gara ancora da disputare la corsa per la coppa di superG uomini è almeno formalmente aperta: Odermatt, dominatore della stagione, ha 450 punti contro i 369 di Kriechmayr. Con un calendario faticoso e cervellotico la coppa del mondo uomini torna negli USA dopo l’inutile trasferta di dicembre a Beaver Creek con tre gare su tre cancellate. La prima tappa domenica prossima in California, a Palisades Tahoe, per uno slalom speciale. La coppa del mondo donne torna invece in Italia, in Val di Fassa. Sabato e domenica prossimi altri due superG, disciplina in cui i giochi per la conquista della coppa di disciplina sono aperti e l’Italia ha Federica Brignone in piena corsa per vincerla quando mancano quattro gare alla fine della stagione. In val di Fassa si vedrà anche se ci sarà il ritorno dell’americana Mikaela Shiffrin dopo la brutta caduta di Cortina. Senza di lei la svizzera Lara Gut- Behrami - oggi 6/a - avrebbe la strada apertissima per la conquista della sua seconda coppa del mondo. Nella foto un salto di Marta Bassino

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