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Come Sinner, Bartali, Mennea e Tomba: quando l'impresa del campione italiano arriva in rimonta

Quando l’ostacolo sembra troppo alto e la rimonta impossibile, c’è lo sport. Con le sue storie di pronostici ribaltati, di rotte per la vittoria invertite e quante volte a farlo, contro ogni aspettativa e ogni logica, sono stati campioni italiani, in veri e propri momenti di esaltazione. Oggi Jannik Sinner sembrava con le spalle al muro dopo due set nella finale dell’Open d’Australia, col russo Daniil Medvedev in vantaggio con un doppio 6-3, poi la rimonta nei successivi tre: 6-4, 6-4, 6-3 per il trionfo.

Un esempio di rimonta da campione azzurro è stato Gino Bartali: al Tour del 1948 arriva alle decisive tappe del alpine con 21’28” di ritardo dal francese Louison Bobet. In Italia sono giorni difficili, c’è un clima da guerra civile. Il presidente del Consiglio De Gasperi telefona a Bartali, incoraggiandolo, perché una sua vittoria sarebbe utile a pacificare gli animi. Il toscanaccio in due tappe epiche recupera il distacco e conquista la maglia gialla, portandola fino a Parigi.

Sempre nel ciclismo, ai mondiali del 1972, a Gap, in Francia, Franco Bitossi, dopo una fuga temeraria, si presenta da solo sul rettilineo del traguardo. Pochi metri lo separano dalla gloria, ma le gambe sono pesanti, la stanchezza immensa, lui rallenta di un niente, ma tanto basta a Marino Basso per infilarlo negli ultimi metri e soffiargli la vittoria.

Rimonta favolosa quella di Pietro Mennea alle Olimpiadi nel 1980, a Mosca, dove vinse la medaglia d’oro nei 200 metri con uno strepitoso recupero sull’inglese Wells. All’uscita dalla curva Mennea era nelle ultime posizioni, lontano da Wells. Poi il prodigioso recupero di Mennea nei 50 metri finali e l’incredibile sorpasso che valse l’oro. Ancora atletica con Gelindo Bordin, alle Olimpiadi di Seul 1988: il vicentino è terzo nella maratona dopo 23 chilometri, ma negli ultimi tre recupera lo svantaggio ed entra da solo nello stadio, vincendo l’oro. Sempre alle Olimpiadi, nel 2012, a Londra, compie l’impresa la stella azzurra del fioretto Valentina Vezzali. Nella finale per il terzo posto riesce infatti a sconfiggere la sudcoreana Hyun-Hee mettendo a segno 5 stoccate nei 13 secondi finali.

Tra i campioni del motorismo, come non ricordare la rimonta di Francesco Bagnaia nel Mondiale MotoGp 2022, quando con la sua Ducati recuperò 91 punti di svantaggio in classifica da Fabio Quartararo, laureandosi campione.

Nello sci, spiccano Gustavo Thoeni e il suo «allievo» Alberto Tomba: l’altoatesino, nello slalom mondiale di St.Moritz 1974, battè Pierino Gros che aveva chiuso al comando la prima manche. Nella seconda, il fuoriclasse di Trafoi (che era ottavo) con una rimonta rimasta leggendaria riuscì a far meglio di tutti. Ci deve aver pensato anche Tomba, argento alle Olimpiadi di Lillehammer ’94, dopo aver chiuso 12/o a metà gara.

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