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Atp Finals, Sinner fa l'impresa: batte Medvedev ed è in finale a Torino

L'altoatesino doma il russo in 3 set: nessun italiano era arrivato così lontano nel torneo dei maestri

Jannik Sinner

Jannik Sinner show alle Atp Finals di Torino. Il talento azzurro batte il russo Daniil Medvedev in tre set (6-3, 6-7, 6-1), dopo due ore e 29 minuti di gioco, e vola in finale. E’ il primo italiano a raggiungere un risultato così prestigioso nel torneo dei ‘maestrì. «È stata una partita molto molto difficile ma alla fine ho trovato le giuste soluzioni per vincere», commenta orgoglioso. Lo spettacolo è andato in scena in un Pala Alpitour incandescente e punteggiato di arancione. Il copione ha rispettato le attese, il match si è sviluppato secondo le previsioni: equilibrio, grande pressione da fondo campo, servizio decisivo.

Il primo punto della partita lo ha fatto Sinner, è stato buon presagio. Nel terzo game, Medvedev ha subito avuto una palla break ma Jannik l’ha annullata con un rovescio incrociato da metà campo. Nel gioco successivo è l’azzurro ad avere la possibilità di togliere il servizio all’avversario e non se l’è fatta sfuggire. Sinner schizza avanti. Delizioso il pallonetto con cui il giovane talento di San Candido ha firmato il 5-2. Poi ha conservato il vantaggio fino al 6-3 finale. Il Pala Alpitour è andato in ebollizione. Nel secondo set Medvedev ha alzato il livello, soprattutto con il servizio. I due giocatori sono entrati in una sorta di trance agonistica, scambiandosi violenti colpi da fondo campo. Sinner è rimasto agganciato al russo che ha avuto un’altra palla break ma il giovane azzurro lo ha infilato con uno smash. Si arriva così sul 4-4. «Jannik, Jannik» dagli spalti. La pallina schizzava come impazzita da una parte all’altra del campo. E’ 6-6, è il tiebreak. Medvedev ha allungato fino al 6-4, l’italiano ha perso la misura con il diritto, il set si è chiuso 7-6 per il russo.

Il terzo set si è aperto non senza timori tra il pubblico. Ma Sinner li ha spazzati via subito. Nel secondo game l’azzurro è riuscito a strappare il servizio all’avversario: il punto decisivo è arrivato da un doppio fallo di Medvedev. Il pubblico ha esultato, il russo si è indispettito, ha sbattuto la racchetta contro i cartelloni e ha iniziato a battibeccare con le tribune. Il suo servizio si è un pò spento, le risposte di Jannik sono diventate sempre più profonde e hanno fatto male. Così il match è filato via e si è esaurito in una manciata di minuti. Alla fine è il tripudio. Il coro «Olé olé olè, Sinner Sinner Sinner» ha fatto vibrare il palazzetto. Sinner ha sorriso, si è guardato intorno per godersi la festa. Domani affronterà il vincitore della sfida tra il serbo Novak Djokovic e lo spagnolo Carlos Alcaraz, rispettivamente numero 1 e 2 del ranking mondiale.

Uno dei primi a complimentarsi con Sinner è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha assistito all’incontro dalla tribuna del PalaAlpitour e poi a fine partita è andato ad incontrare l’azzurro, con il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi: «Sei un grande campione e una bella persona. Mi piacciono anche le cose che dici» gli ha detto. Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha poi osservato: «Sinner è uno spot per far restare le Atp Finals a Torino per altri cinque anni. Lui è un testimonial straordinario di questa manifestazione. C’è un moderato ottimismo, peraltro giustificato da tutto quello che si vede».

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