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Formula 1, Gp del Brasile: Verstappen da record, Leclerc da Lourdes

Altro trionfo dell’olandese, il ferrarista non parte per un guasto

Il Brasile sorride a Max Verstappen, che continua a inanellare record, ed è crudele con Charles Leclerc, ancora vittima della sfortuna tanto da riproporsi per un pellegrinaggio a Lourdes. Destini inversi per i due piloti che avevano prenotato la prima fila del Gp a Interlagos, cominciato e finito in testa per il campione del mondo - che ha centrato un nuovo triplete pole position-gara sprint-gara e conquistato la 17/a vittoria in 20 gare stagionali - e nemmeno iniziato per il ferrarista, appiedato nel giro di formazione da un problema tecnico alla Ferrari.

Per Leclerc, c’è stata anche la beffa di vedere la gara interrotta quasi subito con bandiera rossa per un incidente alla partenza e di non poter comunque rimettersi in pista. Così le Rosse si sono dovute accontentare del sesto posto di Carlos Sainz, mentre sul podio sono saliti Lando Norris con la McLaren e un combattivo Fernando Alonso, capace di respingere con l’Aston Martin l’arrembaggio finale della Red Bull di Sergio Perez.

È stato un problema tecnico, forse di natura idraulica, a mettere fuori causa Leclerc, che ha perso il controllo della monoposto nel giro di formazione ed è finito contro le barriere di protezione (nella foto). «Non so dire cosa è successo, al momento. Ho perso l’idraulica del volante, le ruote posteriori si sono bloccate, andando in protezione e ho perso la macchina. Fa male, sono dispiaciuto», ha detto a caldo il monegasco. «È un peccato, tutto il fine settimana ci eravamo preparati per fare una bella gara e poi tutto finisce così... Quest’anno non è stato proprio il più fortunato per me, senza dubbio. Magari con un viaggio a Lourdes...».

Il ferrarista ha assistito alla gara dai box, vedendo Verstappen partire ancora una volta perfettamente per andare subito in testa, ma a metà schieramento c’è stata una carambola tra Albon e Magnusson che dopo l’ingresso della safety car ha indotto la direzione corsa ad esporre bandiera rossa e a fermare la gara per ripulire la pista e sistemare le barriere. Al nuovo semaforo verde, l’olandese ha replicato lo scatto precedente inseguito da Norris, protagonista di un’ottima prova come Alonso, che nonostante i 42 anni ha puntato diritto al podio. Gara senza acuti per Sainz, che comunque è riuscito a fare meglio delle Mercedes, andate in crisi nella seconda parte. Russell di è ritirato a poco più di dieci giri dal termine, mentre Lewis Hamilton ha chiuso solo ottavo. Nel finale, ha appassionato il pubblico il duello tra Alonso e Perez, col messicano che era riuscito ad acciuffare il terzo posto prima di venire superato ancora dallo spagnolo.

«Le partenze sono state molto importanti oggi ed entrambe sono andate molto bene, poi siamo riusciti a gestire bene le gomme e a creare un buon vantaggio. Ora voglio godermi questa gara», ha commentato il vincitore, che in questa stagione è salito sul podio 19 volte su venti grazie ad una Red Bull che nelle sue mani sembra prendere parte ad un campionato a parte. Ancora due gare, la prossima nell’esordiente Las Vegas, e poi si volterà pagina, anche se poco lascia prevedere un cambio di scenario per il 2024.

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