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F.1, capolavoro di Hamilton in Brasile: vittoria e Mondiale riaperto

Lewis Hamilton

«Il weekend forse più duro della mia vita e una vittoria che mi sembra come la prima». Se lo dice Lewis Hamilton, che ha conquistato oltre cento gran premi e sette titoli in Formula 1, c’è solo da credergli. E non ci sono dubbi se si è assistito alla prova-capolavoro a Interlagos del pilota Mercedes, che ieri si è trovato a partire ultimo nella qualifica sprint e oggi dalla decima piazza della griglia per una doppia, e contestata, penalizzazione. Una situazione quasi disperata da cui Hamilton è uscito da fuoriclasse qual è, dimostrando che «anche nelle maggiori avversità - sottolinea - non bisogna arrendersi, mai». Max Verstappen, indomabile ma infine raggiunto e superato dal britannico, resta in testa al mondiale, con il suo vantaggio che si è ridotto a 14 punti con tre gare da disputare e il finale resta apertissimo.

La rimonta di Hamilton e il duello tra i leader ha fagocitato la gara - con l’esperto pubblico brasiliano impazzito per le prodezze del britannico, il quale ha ammesso che «solo a Silverstone ho avuto dei tifosi così, sono sorpreso e onorato» -, dove Valtteri Bottas e Sergio Perez, terzo e quarto al traguardo, hanno cercato di dare il loro apporto ai compagni di scuderia, mentre le Ferrari si sono dimostrate solide col quinto e sesto posto di Charles Leclerc e Carlos Sainz, buoni per rafforzare la terza posizione nella classifica costruttori.

Il cambio di parte del motore che sembrava una mossa azzardata, alla fine è stata una scelta giusta da parte del team Mercedes, perchè la monoposto in mano a Hamilton si è rivelata una vera freccia. Il caso alettone che ha infiammato il sabato, portando alla cancellazione del tempo di Hamilton nelle qualifiche, ha avuto uno strascico anche oggi, con il team principal della Mercedes, Toto Wolff, che ha accusato di irregolarità anche i rivali della Red Bull, ma alla fine ha consentito ad Hamilton di mostrare che il re è ancora lui e che detronizzarlo non sarà facile.
Verstappen però non è stato a guardare. Non ha perso tempo alla partenza, andando subito a infilare Bottas che, come capitato una settimana fa in Messico, è stato ‘morbido nella reazionè, venendo superato anche da Perez. Intanto, dalla sua decima posizione, Hamilton ha sfruttato il motore e in breve si è ritrovato terzo, con Bottas invitato da box a farlo passare. Alla settima tornata l’ingresso della safety ha imposto una ripartenza ma ad Hamilton non è riuscito subito il tentativo di insidiare le Red Bull, Perez ha tenuto a lungo dietro il britannico, premettendo al compagno di scuderia di allungare ma già al 19° giro i due rivali erano attaccati.

Alla 27ª tornata è cominciato il balletto dei pit stop e delle strategie, con Hamilton ad anticipare tutti, seguito al giro seguente da Verstappen, rientrato con un lieve vantaggio, ma l’olandese ha cambiato programma ed ha fatto un nuovo pit al 41° giro, costringendo il rivale a reagire. Il duello si è fatto incandescente, col britannico molto aggressivo nell’inseguire ma anche attento ad attendere l’occasione buona per il sorpasso e l’olandese costretto a manovre ai limiti, anche del regolamento, per resistere. Il momento clou al giro 59 dei 71, quando il britannico ha rotto gli indugi, allungando subito in testa. Poi è stata una cavalcata trionfale, conclusa con un giro di pista sventolando una bandiera brasiliana. ma non c’è tempo per festeggiare: tra una settimana c’è il Qatar.

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