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Sinner campione di precocità, a Miami cerca la sua prima finale in un Masters 1000

«Non sei umano». Nelle parole di Alexander Bublik, il tennista kazako eliminato a Miami a suon di colpi da maestro da Jannik Sinner, c'è tutto l’omaggio al giovane talento azzurro che, al termine di una gara-show e molto combattuta, ha conquistato la sua prima semifinale in un Masters 1000. È finita 7-5 6-4 in poco meno di due ore spettacolari di gioco. Sinner si è così guadagnato l’ambito passaggio di turno e i complimenti del frastornato rivale, incredulo di trovarsi davanti a un ragazzo che gioca come un veterano.

«Questa vittoria vuol dire tanto, non era facile, era la prima volta che giocavo qui, ma il torneo non è finito» ha detto Sinner, esausto ma felice. «Venerdì cercherò di giocare il mio miglior tennis, non vedo l’ora di tornare in campo». Dall’altra parte della rete l’altoatesino troverà lo spagnolo Roberto Bautista Agut, n. 12 del mondo, un osso che si annuncia durissimo: lo spagnolo ha infatti eliminato ai quarti il favorito numero uno del torneo, il russo Daniil Medvedev (n. 2 del ranking) con il punteggio di 6-4 6-2.

Sinner e Bautista Agut però si sono già affrontati al torneo di Dubai due settimane fa e vinse l’italiano in tre set. Le premesse sono dunque positive, ma le incognite tante. Lo spagnolo è un giocatore esperto, con i suoi 32 anni è il più anziano in gara al torneo di Miami, ed è anche in gran forma in questa prima fase della stagione, inoltre ama giocare sui campi in cemento. E in Florida si gioca appunto sulla superficie veloce.

Il giovane azzurro (19 anni e 7 mesi) intanto si gode le prime soddisfazioni, in attesa di coglierne altre: il sogno, insieme alla scalata del ranking mondiale, è il primo Slam. Come Rafa Nadal nel 2005 (a 19 anni e 9 mesi) e Roger Federer nel 2002, Sinner ha centrato la sua prima semifinale in carriera in un Masters 1000 nel torneo della Florida. Un appuntamento che sembra avere una tradizione di successo per i giovani predestinati. Inoltre è il secondo italiano di sempre arrivato tra i migliori quattro a Miami dopo Fabio Fognini, semifinalista nel 2017. Con il successo su Bublik, il tennista azzurro balza virtualmente dalla posizione 31 alla 24 della classifica mondiale.

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