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Pilota morto alla Targa Florio, ammesse come parti civili moglie e figlie

L’Aci di Palermo citato come responsabile civile nell’udienza preliminare per l’incidente durante la 101esima edizione della Targa Florio - Rally internazionale di Sicilia, costato la vita al pilota messinese Mauro Amendolia.

E’ quanto deciso dal gup di Termini Imerese Valeria Gioeli nell’udienza preliminare che si è aperta oggi sull'incidente di gara avvenuto il 21 aprile 2017 in località Piano Battaglia. Il gup ha accolto la richiesta dell’avvocato Giovanni Mannuccia che assiste i familiari della vittima che ha chiesto la citazione del responsabile civile individuato nell’Aci di Palermo.

L’udienza preliminare, per omicidio stradale, è nei confronti di Angelo Pizzuto, organizzatore, Marco Cascino, direttore di gara della competizione sportiva automobilistica e Antonio Pochini delegato dell’allestimento del percorso (le cariche si riferiscono a quelle ricoperte all’epoca). Al centro dell’accusa il controllo dei dispositivi di sicurezza. Il gup ha anche ammesso come parte civile la moglie di Amendolia, mentre tra le persone offese sono state riportate anche le due figlie. L’udienza preliminare proseguirà il 9 dicembre prossimo.

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