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Nibali: "Il Giro d'Italia mi manca tanto, ne parlerò con la squadra"

Vincenzo Nibali

"Il Giro mi manca tantissimo. Questi dovevano essere i giorni del nervosismo. Del dubbio. Dell’adrenalina, della paura ma anche della consapevolezza. Maggio da 15 anni invece per me era piena stagione". Vincenzo Nibali solo da poco è tornato in sella. Lo Squalo dello Stretto in questi giorni sarebbe dovuto essere sulle strade del Giro d’Italia ma l’emergenza sanitaria ha stravolto tutto e la corsa rosa è slittata a ottobre.

"Il Giro d’Italia mi è rimasto in testa, ma non c'è ancora la certezza. Ne parlerò con la squadra e definiremo il tutto", dice sulla sua presenza Nibali, intervistato dalla "Gazzetta dello Sport". "Non voglio già avere un programma obbligatorio in testa. Poi, cambieremo il 'chip' e mi rimetterò in modalità corsa. Ovvio che anche adesso stia facendo il professionista, ma in modo più tranquillo". Il nuovo calendario prevede diverse sovrapposizioni. "Si sapeva che sarebbe stato molto compresso, difficile fare di meglio. Certo quando ho visto che la Liegi-Bastogne-Liegi è sovrapposta al Giro non mi ha fatto per niente piacere - confessa il 35enne corridore siciliano della Trek-Segafredo - Voglio pensare che sia una bozza, nel senso che si possa fare ancora qualche modifica come ho sentito dire. Se si riesce a recuperare quello che è stato stabilito, è un grande risultato".

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