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Tennis, Serena Williams sconfitta: Halep regina di Wimbledon

Simona Halep

Il sortilegio malefico continua per Serena Williams, che fallisce una volta di più l'aggancio al record di 24 Slam di Margaret Court Smith: nella finale di Wimbledon - a sorpresa - è Simona Halep ad imporsi. Un epilogo sorprendente all'All England Club, non solo per il punteggio finale, ma anche per la disarmante facilità con cui la romena, già ex n.1 al mondo e regina di Parigi lo scorso anno, ha conquistato i Championships edizione n.133.

Al termine di un match nel quale ha letteralmente surclassato la statunitense, annientata con un doppio 6-2 in meno di un'ora. Per la precisione, appena 56' durante i quali Halep non ha sbagliato nulla, o quasi. Un solo errore gratuito nel primo set, vinto in carrozza grazie a due break.

Dall'altra parte della rete, la brutta copia di Serena: errori in serie, il servizio inceppato, addirittura impacciata negli spostamenti, frenata anche nell'agonismo. Identica l'inerzia e la dinamica della seconda frazione, con la statunitense che - al di là di qualche urlo di auto-incitamento - non dà mai la sensazione di poter tornare in partita. Finendo per arrendersi all'ineluttabile, scagliando quasi stizzita un rovescio in rete. Conclusione della seconda più breve finale degli ultimi 35 anni dopo quella del 2014 vinta da Petra Kvitova su Eugenie Bouchard (55').
"Sono felicissima soprattutto perché so quanto ho faticato per arrivare qui - la gioia della romena -. Alla vigilia del torneo nello spogliatoio avevo detto al mio team di voler vincere per poter diventare una socia di questo magnifico club. Una soddisfazione in più".

Persino scontata l'analisi del suo match. "Sono entrata in campo determinata a giocare d'attacco, essere aggressiva fin dal primo punto, toglierle l'iniziativa. Sono straconvinta che sia stato il miglior match della mia vita. E sull'erba contro di lei non è mai facile. Sono davvero orgogliosa della mia prestazione, e dell'intero torneo, che avevo sognato di vincere già da bambina".

Non cerca scuse né alibi, Serena. Sorridente già in campo, durante la cerimonia di premiazione, ma anche davanti ai taccuini. "Non ho espresso il mio miglior tennis, senza dubbio. Ma è soprattutto merito di Simona che ha giocato un match semplicemente fantastico", le parole della statunitense che dopo aver raggiunto quota 23 Slam (Australia 2017) ha perso tre finali Slam di fila: due volte a Wimbledon e agli ultimi Us Open. Dove tra poco più di un mese inseguirà il riscatto. (ANSA).

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